LAMBRUSCHINI, Luigi

Enciclopedia Italiana (1933)

LAMBRUSCHINI, Luigi

Mario Menghini

Cardinale, nato a Genova il 16 maggio 1776, morto a Roma il 12 maggio 1854. Entrato a diciassette anni nell'ordine dei Barnabiti, insegnò in varî collegi dell'ordine (a Bologna, a Macerata, a Roma), finché, soppresse da Napoleone (1810) le congregazioni religiose, dovette ritirarsi presso i suoi a Genova. Tornato a Roma nel 1815, accompagnò il card. Consalvi a Terracina, per conchiudere con i rappresentanti della corte di Napoli un trattato sugli affari ecclesiastici di quel regno, quindi succedette al cardinale Spina nella sede arcivescovile di Genova. Nel 1827 gli fu affidata la nunziatura di Parigi, dove assisté alle tre giornate di luglio (1830) e al trapasso della monarchia alla dinastia orleanese. Creato cardinale il 30 settembre 1831, succedette nel 1836 al Bernetti nella carica di segretario di stato; e pure dimostrando una certa indipendenza nelle relazioni con le potenze estere, riuscendo, ad es., nel 1838 a far evacuare Ancona e Ferrara dalle truppe francesi e austriache, impresse agli atti del suo governo una rigida intransigenza che lo rese inviso ai liberali, da lui spietatamente perseguitati. Morto Gregorio XVI, nel conclave per la elezione del successore ebbe nel primo scrutinio il maggior numero di voti, ma non i due terzi necessarî per essere eletto. Avvenute le riforme, lo svolgersi in Roma degli avvenimenti politici lo persuasero a uscire dallo stato pontificio. Nel novembre del 1848 raggiunse Pio IX a Gaeta; e con lui tornò a Roma.