Guadagnino, Luca

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Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Palermo 1971). Ultimati gli studi all’Università di Roma “La Sapienza” (con una tesi su J. Demme), si è dedicato per qualche anno alla realizzazione di documentari (Salvatore, un film casalingo fatto a mano, 1994; Algerie, 1995). Dopo The protagonists (1999, lungometraggio con T. Swinton che è stato definito selvaggio ed eccentrico), ha diretto Mundo civilizado e Cuoco contadino (documentari rispettivamente del 2003 e del 2004), Melissa P. (2005, tratto dall’omonimo libro di M. Panarello) e Io sono l’amore (2009, presentato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e candidato ai Golden Globe e all’Oscar). Il 2011 l’ha visto impegnato sul set di Corsica ‘72, mentre tra le sue opere successive occorre citare i corti One plus one (2012) e Walking stories (2013), il lungometraggio A bigger splash (2015), presentato alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film Call me by your name (2017), che l'anno successivo ha ricevuto il BAFTA per il miglior adattamento con la sceneggiatura di J. Ivory, quattro nomination all'Oscar come miglior film, miglior attore, miglior canzone originale e miglior sceneggiatura non originale, e nel 2019 i David di Donatello come miglior canzone originale e miglior sceneggiatura non originale, Suspiria (2018), remake dell'omonima pellicola di D. Argento e, tutti nel 2020, il docufilm biografico su S. Ferragamo Salvatore - Shoemaker of dreams, il cortometraggio Fiori, fiori, fiori! e la serie televisiva We are who we are. Nel 2022 G. è tornato alla regia cinematografica con l'horror Bones and all, ambientato nell'America dei margini, per il quale si è aggiudicato il Leone d'argento per la migliore regia alla 79a Mostra del cinema di Venezia e nel 2024 con Challengers.

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