Lubrificanti

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

lubrificanti


Sostanze che, introdotte fra parti meccaniche in movimento fra loro confricanti, ne riducono l’attrito.

Proprietà

Le proprietà essenziali di un l. sono la viscosità e l’untuosità. Un buon l. deve avere l’attrito interno (coesione) più ridotto possibile e una sufficiente capacità ad aderire alle superfici per formare su di esse una pellicola d’olio continua e stabile (untuosità); inoltre non deve addensarsi, resinificarsi e formare depositi o incrostazioni a causa dell’azione dell’aria, della pressione o della temperatura. Un l. deve essere esente da acidi minerali (acido solforico proveniente dalla raffinazione), perché questi, anche in piccolissima quantità, attaccherebbero le superfici metalliche (una debole acidità organica, inevitabile negli oli e grassi vegetali e animali, non è dannosa), possedere un alto punto di ebollizione e un basso punto di congelazione, e, infine, un punto d’infiammabilità sufficientemente alto per non sviluppare vapori infiammabili alla temperatura di lavoro.

Tipologie

I l., in base a origine e composizione, possono essere divisi in: oli l. derivati dal petrolio; l. da torbe, ligniti, carboni bituminosi, scisti, rocce asfaltiche e carboni fossili; oli e grassi l. di origine animale e vegetale; oli composti; oli soffiati (oli addensati); oli voltolizzati; grassi consistenti; grassi ad alto punto di fusione; oli e grassi emulsionabili; l. solidi.

L’elevata specializzazione tecnologica e la continua evoluzione motoristica portano i l. a essere sempre più un vero e proprio componente del motore. Nel settore automotive (e nei macchinari industriali) le principali funzioni dei l. sono la riduzione dell’attrito, dell’usura negli accoppiamenti meccanici e l’asportazione del calore. L’attrito, in particolare, è la forza che si oppone al moto relativo di due superfici, mentre l’usura è la modifica delle superfici dovuta all’asportazione di materiale come conseguenza sia del contatto meccanico sia di fenomeni chimico-fisici favoriti dal calore sviluppato per attrito. Il l. è una miscela bilanciata di diversi componenti, la cui combinazione viene preparata negli stabilimenti di produzione (blending) e che è definita formulazione. Nella formulazione del l. compaiono gli oli base e gli additivi che insieme concorrono a determinarne il comportamento in esercizio, sia per prestazioni sia per durata. Dalla qualità degli oli base dipende, in maniera spesso decisiva, la qualità dell’olio finito. Generalmente si distingue tra basi minerali, ottenute nella colonna di distillazione dalla lavorazione del greggio, e basi sintetiche, derivanti da trattamenti particolari effettuati in laboratorio. Queste ultime, rispetto agli oli base minerali, garantiscono una volatilità inferiore a pari viscosità (minore consumo in esercizio), un indice di viscosità superiore (intervallo di temperature d’impiego più ampio) e una maggiore stabilità chimica a temperature elevate.

TAG

Colonna di distillazione

Punto di ebollizione

Indice di viscosità

Carboni fossili

Temperatura