Longobardi (o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel
1.1 Le originiSecondo l’antico mito longobardo delle origini, i L., provenienti dalla
1.2 La discesa in
1.3 Il Regno longobardo. - L’occupazione dell’Italia da parte dei L. non fu rapida né totale; Alboino occupò parte del Veneto e puntò su
In questo periodo fu stipulata una prima pace con l’impero, che riconobbe il regno longobardo nella sua configurazione territoriale: esso comprendeva l’Italia del nord (eccetto la fascia costiera veneta e la
1.4 La massima potenza. - Una nuova fase di aperto contrasto con i Bizantini si ebbe con il re Rotari (636-52), che conquistò la Liguria e prese
1.5 Lafine del Regno. - L’elemento decisivo che bloccò Liutprando, impedendogli di spazzare via in modo definitivo i Bizantini, fu rappresentato dal papato, il cui prestigio nei confronti di un popolo di neo-convertiti era immenso. La Chiesa romana, con Gregorio II, Gregorio III e Zaccaria, si presentò allora sulla scena come decisa continuatrice della respublica Romanorum, nel momento in cui la forza politico-militare dei Bizantini (sottoposti, in Oriente, alla tempesta dell’espansione araba) appariva in netto declino. Quando, sotto Astolfo, nel 750 la stessa Ravenna cadde in mano longobarda, papa Stefano II, di fronte alle pesanti richieste da parte del re longobardo di un tributo (che avrebbe sancito la supremazia longobarda su Roma), si rivolse ai Franchi. Si ebbero così le due discese del re Pipino in Italia: i Franchi sconfissero i L. costringendoli a cedere le recenti conquiste, ma non li sottomisero. Ciò avvenne, in modo definitivo, con il figlio di Pipino, Carlomagno, nel 774, dopo che l’ultimo re longobardo Desiderio aveva rinnovato le aggressioni contro i territori romani. Carlo assunse la corona longobarda, cercando un accordo con l’aristocrazia. Nel 776 una violenta rivolta dei L. del
È l’Italia meridionale longobarda sfuggita alla conquista franca; essa fu l’erede del ducato longobardo di Benevento, fondato nel 6° secolo. Comprendeva la
La storia della Longobardia minore è un susseguirsi caotico di conflitti interni. Approfittando della guerra civile scoppiata tra Benevento e
Stanziatisi in Italia, i L. continuarono a regolarsi secondo le loro consuetudini, tramandate oralmente di generazione in generazione o confermate nella pratica dei tribunali. L’organizzazione politica risentì a lungo della concezione contraria al potere di uno solo, così che la legge era considerata non data dall’alto, ma convenuta tra re e popolo. Nel campo dei rapporti privati, il diritto longobardo rimase a lungo affidato alle forme e al simbolismo, come è soprattutto osservabile nel processo, dominato dal rito dell’ordalia o giudizio di Dio. Solo nel 643 il re Rotari pensò a una codificazione scritta, redatta in latino in 388 capitoli e intitolata Edictum che fu la base della legislazione. I sovrani successivi vi apportarono solo aggiunte e modificazioni. Un’evoluzione relativamente rapida avvenne comunque al contatto con la civiltà degli occupati e ancor più dopo la conversione al cattolicesimo, seguendo i suggerimenti della Chiesa di Roma.
La lingua longobarda, che si estinse completamente nel 10° sec., non ha lasciato né documentazioni dirette né letteratura: tutte le testimonianze risalgono al periodo della dominazione in Italia (fu particolarmente vitale tra il 6° e il 7° sec.). Restano soltanto testimonianze lessicali: dirette, in citazioni o adattamenti che appaiono in alcuni testi (per es., nell’Historia Langobardorum di Paolo Diacono: piscina quod eorum lingua «lama» dicitur), oppure indirette, cioè nell’onomastica (Ermanno, Astolfo), nella toponomastica (nomi in -engo, come Marengo,
Il longobardo era una lingua indoeuropea del gruppo germanico occidentale, che presentava, come l’anglosassone, caratteri conservativi, dovuti anche al fatto di essersi staccato molto presto dalle altre lingue germaniche del gruppo e di non aver partecipato a talune innovazioni caratteristiche del tedesco.
Un’intensa attività nel campo dell’architettura longobarda avvenne soprattutto dopo la conversione dei L. al cattolicesimo e la progressiva fusione con le popolazioni locali; le numerose architetture (molte rimaneggiate, alcune scomparse) si mostrano ricche di riferimenti classici, bizantini, orientali. Notevoli, anche per le importanti decorazioni, S. Salvatore a