Lionizzazione

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(o lyonizzazione) In genetica, fenomeno (detto anche eterocromatizzazione) per cui un cromosoma o una serie di cromosomi diviene eterocromatico e perciò inattivo. Nei Coccidi durante lo sviluppo embrionale dei maschi è inattivata la serie di cromosomi di origine paterna, mentre nei canguri è inattivato, nelle cellule femminili, il solo cromosoma X di origine paterna. Nella specie umana è inattivato, durante lo sviluppo embrionale precoce, un cromosoma X che nelle cellule somatiche interfasiche femminili appare come un corpicciolo intensamente colorato (corpo di Barr). All’inizio dello sviluppo di uno zigote femminile, entrambi i cromosomi X sono eucromatici e attivi nella sintesi di RNA; allo stadio di blastula, ogni cellula che reca i due cromosomi X ne inattiva uno a caso, sia di origine paterna che di origine materna, e l’inattività è trasmessa alle generazioni cellulari successive. Si formano quindi 2 linee cellulari, una recante attivo il cromosoma X paterno e l’altra quello materno. La l. riduce la dose di cromosomi X attivi nella cellula, in modo che maschi (che hanno un solo cromosoma X) e femmine (che ne hanno 2) abbiano lo stesso equilibrio genico (fenomeno detto compensazione del dosaggio).

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