Linguaggio C++

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

linguaggio C++

Mauro Cappelli

Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario ed è implementabile senza pagamento di royalties. Inizialmente concepito come estensione alle classi del linguaggio C (da cui il primo nome di ‘C con classi’), fu poi arricchito con altre caratteristiche aggiuntive (funzioni virtuali, ereditarietà multipla, overloading degli operatori, riferimenti, template). Il nuovo linguaggio, che riprendeva anche concetti di vecchi linguaggi (come il Simula67), riusciva a coniugare la potenza e l’efficienza del C con l’innovazione della programmazione a oggetti. Il nome C++ richiama proprio questa discendenza dal linguaggio C, incrementato con funzioni aggiuntive (++ è appunto l’operatore incremento). Lo standard fu approvato in via definitiva nel 1998 da ANSI e ISO (ISO/IEC 14882:1998, versione corrente ISO/IEC 14882:2003), mentre nel 2005 è stato rilasciato un rapporto tecnico (noto come TR1), che include nuove estensioni alla libreria standard. Pur non essendo un documento ufficiale, le sue estensioni sono oggi implementate in ogni compilatore. Il C++ ha una libreria standard come ogni linguaggio. La più importante è la Standard template library (STL), che utilizza i template per implementare contenitori generici (vettori, code, array ecc.), al fine di semplificare la programmazione. I principali compilatori per C++sono GCC, MinGW e DJGPP, commercialmente proposti come VisualC++ e Borland C++ Builder. È in corso di sviluppo una nuova versione dello standard. Il C++ ha riscosso un notevole successo ed è oggi impiegato in numerose applicazioni, grazie alle sue caratteristiche di chiarezza, realismo, efficienza, flessibilità.

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