LIBERIA

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

LIBERIA (XXI, p. 42)

Federico CURATO
Anna Maria RATTI

Nell'estate del 1932 (27 agosto) il governo della Liberia accettò in linea di principio un piano d'assistenza proposto dal comitato del Consiglio della Società delle nazioni in vista dell'adozione di misure nel campo amministrativo, igienico e finanziario. Secondo il progetto, le misure avrebbero dovuto essere eseguite con l'aiuto di un consigliere principale nominato dalla Società delle nazioni e da esperti nominati dallo stesso governo della Liberia. Dopo l'assemblea ginevrina dell'autunno dello stesso anno, il piano fu modificato nel senso che la Liberia, oltre che sotto il controllo della Società delle nazioni, fosse posta sotto quello degli Stati Uniti a condizione che il piano di soccorso proposto da Ginevra fosse accettato da tutti i delegati.

Il piano consisteva in questi provvedimenti: divisione del territorio in tre provincie, ognuna governata da un prefetto provinciale e da un prefetto aggiunto rappresentante il potere esecutivo, i quali erano responsabili del loro operato dinnanzi al presidente della repubblica. Come prefetti provinciali il governo della Liberia avrebbe assunto tre specialisti stranieri; i tre prefetti aggiunti sarebbero stati nominati dal Consiglio della Società delle nazioni. Inoltre sarebbero stati assunti in servizio dalla Liberia due medici, nominati pure dal Consiglio della Società delle nazioni, per essere addetti agli ospedali e assicurare l'applicazione e l'estensione delle norme d'igiene. Il presidente degli Stati Uniti avrebbe nominato un esperto finanziario coadiuvato da membri aggiunti, pure designati dal presidente americano, mentre un esperto in capo sarebbe stato nominato dal Consiglio della Società delle nazioni e aggregato al governo centrale. Funzione principale di questi esperti e loro aiutanti, il controllo dell'esecuzione del piano di assistenza.

Fu anche stabilito che, qualora il governo della Liberia avesse trascurato le suddette condizioni, il piano sarebbe stato considerato estinto e pertanto gli accordi stipulati con la Finance Corporation e con l'impresa di caucciù Firestone per l'esecuzione del piano di assistenza non sarebbero stati più ritenuti validi. È ciò che si verificò: il governo della Liberia, timoroso del controllo straniero, formulò riserve equivalenti a un rifiuto del piano e tali riserve mantenne nonostante che a Ginevra il ministro britannico Eden minacciasse di far radiare la Liberia dalla Società delle nazioni in virtù dell'all. 4 dell'art. 16 del patto.

Il 7 maggio 1935 Edwin Barclay, già presidente della repubblica dal 1930, fu rieletto alla carica suprema.

Finanze (p. 44). - Nel triennio 1933-35 le entrate (passate da 465 a 632 mila dollari americani) hanno costantemente superato le spese. Al 30 giugno 1936 il debito interno fluttuante ammontava a 452 mila dollari e il debito pubblico, di cui è sospeso il servizio, alla fine del 1932 era di 2.192.000 dollari.

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