LEUCIPPO

Enciclopedia Italiana (1934)

LEUCIPPO (Λεύκιππος, Leucippus)

Angelo Taccone

Figlio di Periere e Gorgofone, regnò in Messenia. Da Filodice, figlia dell'Inaco, ebbe tre figlie: Ilaira, Febe e Arsinoe: l'ultima partorì da Apollo il sanatore di morbi Asclepio. La designazione di Leucippidi si dà abitualmente solo alle prime due figliuole di L., Ilaira e Febe. Queste nella più antica leggenda sono dai Dioscuri rapite a L. e sposate; nella leggenda più recente L. le fidanza agli Afaretidi, ai quali poi i Dioscuri le tolgono, consenziente (almeno conforme a una ramificazione della leggenda [cfr. Teocrito, XXII] L. che si lascia corrompere dai ricchi doni dei Dioscuri. Il rapimento delle Leucippidi da parte dei Dioscuri è causa di una lotta mortale fra le due coppie di cugini, lotta che termina con la morte di Castore e con quella di entrambi gli Afaretidi. Castore però, secondo una ramificazione della leggenda (Pindaro, Nemea X), è risuscitato da Zeus per la generosità del fratello Polideuce, con il quale gode in seguito vita semi-immortale. Secondo la primitiva leggenda, riferita nelle Ciprie e anche dal tardo Licofrone, al banchetto allestito dai Dioscuri in onore di Paride, ospite nella Laconia, gli Afaretidi avrebbero beffato i Dioscuri perché senza doni nuziali avevano tolto a Leucippo le figlie; i Dioscuri allora avrebbero rapito agli Afaretidi i loro armenti e ne avrebbero fatto dono a Leucippo. Di qui la lotta mortale fra le due coppie.