CAETANI, Leone

Enciclopedia Italiana (1930)

CAETANI, Leone

Giorgio Levi Della Vida

Duca di Sermoneta (principe di Teano fino al 2 settembre 1917). Storico dell'Islām, nato a Roma il 12 settembre 1869, figlio di Onorato (v.). Laureatosi in lettere nel 1891, autodidatta nelle lingue orientali, concepì il piano di una vasta opera annalistica sulla storia dell'Islām, il primo volume della quale (Annali dell'Islām, Milano 1904) suscitò stupore e ammirazione nel mondo degl'islamisti per la copia dell'erudizione, per l'acuta critica delle fonti, per la novità e genialità della costruzione storica. Seguirono, fino al 1926, altri nove grossi volumi in-4°, ma l'opera gigantesca rimase interrotta all'anno 40 dell'ègira. Il C.. ha dato inoltre una Chronographia islamica (Parigi 1912 e segg., dall'i al 132 dell'ègira) e iniziato una Cronografia generale del bacino mediterraneo e dell'Oriente musulmano (Roma 1923, dal 133 al 144 dell'ègira); ha sviluppato alcune delle sue tesi storiche negli Studi di storia orientale (I e III, soli pubblicati, Milano 1911 e 1914); ha pubblicato, in collaborazione con G. Gabrieli, un volume di saggio dell'Onomasticon Arabicum (Roma s. a., di più di 1000 pagine che comprendono appena una parte della lettera A). Anche un altro immenso lavoro da lui disegnato è rimasto allo stato di saggio (Saggio di un dizionario biobliografico italiano, Roma 1924).

Negli Annali dell'Islām, oltre a dare la traduzione completa delle fonti, il C. ne compie l'analisi critica e disegna la storia delle origini e dei primordî dell'Islām. Critico radicale, egli nega l'autenticità della maggior parte della tradizione sulla prima parte della vita di Maometto e svaluta l'efficacia dell'elemento religioso nelle conquiste arabe, nelle quali ravvisa un movimento spontaneo di migrazione, dovuto prevalentemente all'isterilimento progressivo dell'Arabia, che rappresenterebbe l'ultima fase delle migrazioni semitiche, tutte partite dall'Arabia (v. arabi: Storia). Queste ardite tesi, benché spesso combattute, hanno esercitato grande influenza sugli studiosi dell'antica storia dell'Islām.

Ritiratosi dalla scienza militante in età ancor giovane, il C. ha donato la sua ricca biblioteca all'Accademia dei Lincei, e presso questa ha istituito una Fondazione Caetani per gli studî musulmani. Dal 1909 al 1913 fu deputato al Parlamento.

Bibl.: G. Gabrieli, La fondazione Caetani per gli studi musulmani, Roma 1926.

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