Castèlli, Leo

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Gallerista e collezionista d'arte italiano naturalizzato statunitense (Trieste 1907 - New York 1999). Laureatosi in giurisprudenza a Milano, iniziò la sua attività di gallerista e collezionista d'arte contemporanea con la prima moglie I. Schapira (nota in seguito col cognome del secondo marito, Sonnabend). Aprì la sua prima galleria a Parigi (1939), quindi si trasferì negli Stati Uniti (1941) dove entrò in contatto con l'ambiente artistico newyorkese, in particolare con J. Pollock e W. de Kooning. Nel 1957 aprì a New York una galleria, dove l'anno seguente presentò le prime personali di J. Johns e R.Rauschenberg; sostenitore della pop art, promosse anche artisti come A.Warhol, R. Lichtenstein, J. Rosenquist, J. Chamberlain, C. Twombly. Attento agli sviluppi dell'arte statunitense sostenne la minimal art (F. Stella, D. Judd, D. Flavin, R. Morris), l'arte concettuale (R. Serra, B. Nauman, K. Sonnier) e il neoespressionismo, contribuendo al loro successo internazionale. La galleria di C. prosegue e incrementa anche con nuovi spazi espositivi la sua attività, sostenendo i talenti emergenti; la collezione, a cui dagli anni Ottanta del Novecento sono stati dedicati saggi e mostre, comprende capolavori dei maggiori artisti da lui presentati.

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