LEGUMINOSE

Enciclopedia Italiana (1933)

LEGUMINOSE (latino scient. Leguminosae)

Fabrizio Cortesi

Vasta famiglia di piante Dicotiledoni Archiclamidee con fiori ciclici, eteroclamidi, pentameri, monoclini, generalmente con 10 stami, ma talora anche con molti di più; raramente diclini; actinomorfi o zigomorfi. Il pistillo per lo più consta di un solo carpello, più di rado di 2, rarissimamente da 5 a 15; contiene numerosi ovuli, in due file alterne. Lo stilo è terminale; il frutto tipicamente è un legume (donde il nome della famiglia) deiscente o indeiscente. Sono erbe annue o perenni o arbusti o alberi, con foglie sparse stipolate divise o composte e fiori riuniti in grappoli; comprendono 430 generi con più di 12000 specie, diffuse dalle regioni fredde alle tropicali. Le radici presentano generalmente i tubercoli radicali, dovuti alla simbiosi col Bacillus radicicola o specie affini.

Si dividono in tre sottofamiglie, considerate anche come famiglie distinte, e in numerose tribù, di cui ricordiamo le più importanti:

I sottofamiglia: mimosoidee: fiori actinomorfi, petali valvati. Ingeae: Inga (200 specie, America tropicale), Pithecolobium (110, tropicali), Albizzia (50, paleotropicali); Acacieae: Acacia (500, delle regioni calde, di cui 280 a fillodî in Australia); Eumimoseae: Mimosa (350, tropicali); Piptadenieae: Entada (15, tropicali); Adenanthereae; Parkieae: Parkia (19, tropicali).

II sottofamiglia: cesalpinioideae: fiori zigomorfi, petali disposti nel boccio in modo che gl'inferiori coprono gli altri pezzi fiorali. Legume spesso indeiscente. Dimorphandreae: Erythrophloeum (5, paleotropicali); Cynometreae: Copaifera (16 America tropicale, 8 africane); Amherstieae: Trachylobium (Madagascar, Africa orientale), Hymenaea (8, America tropicale), Tamarindus (1, Africa tropicale); Bauhineae: Bauhinia (200, tropicali) Cercis (5, Europa meridionale, Asia orientale, America Settentrionale); Cassieae: Cassia (450, regioni calde); Kramerieae: Krameria (genere già ascritto alle Poligalacee, 12, America subtropicale); Eucaesalpinieae: Caesalpinia (60, regioni subtropicali), Haematoxylon (America Centrale), Gleditschia (12, Asia occidentale, Asia orientale, America Settentrionale); Sclerolobieae (America tropicale); Swartzieae (America tropicale).

III sottofamiglia: papilionatae: fiori zigomorfi, petali disposti nel boccio in modo tale che il vessillo copre tutti gli altri (v. fiore) stami 10, liberi o monadelfi o diadelfi. Sophoreae: Sophora (25, delle regioni calde), Myroxylon (2-3, America tropicale); Podalyrieae: Anagyris (2, mediterranee), Podalyria (17, Africa meridionale), Pultenaea (75, Australia); Genisteae: Crotalaria (350, regioni calde), Lupinus (100, generalmente americane, alcune mediterranee), Spartium (1, mediterranea), Cytisus (50, mediterranee, Europa, Asia occidentale). Trifolieae: Ononis (70, mediterranee, Europa, Asia occidentale), Trigonella (70, per lo più mediterranee), Medicago (50, mediterranee, Europa, Asia, Africa occidentale), Trifolium (300, regioni temperate e subtropicali); Loteae: Anthyllis (30, mediterranee e europee), Lotus (90, temperate e subtropicali); Galegeae: Psoralea (130, regioni calde), Indigofera (350, regioni calde), Tephrosia (120, regioni calde), Galega (3, Europa meridionale, Asia occidentale), Wistaria (4, Asia orientale, America Settentrionale), Robinia (10, dall'America Settentrionale al Messico), Astragalus (1600, nell'emisfero settentrionale e nelle Ande), Glycyrrhiza (12, nell'emisfero settentrionale e nell'America Meridionale); Hedysareae: Ornithopus (8), Coronilla (20, regione mediterranea), Onobrychis (100, regione mediterranea e Asia), Aeschynomene (70, regioni calde); Dalbergieae: Dalbergia (100, tropicali), Pterocarpus (30, tropicali), Andira (25, America tropicale), Dipterix (8, America trop.); Vicieae: Abrus (6, regioni calde), Cicer (14, mediterranee e asiatiche), Vicia (120, nell'emisfero settentrionale e nelle Ande), Lens (6, mediterranee), Lathyrus (10, nell'emisfero settentrionale e nell'America Meridionale), Pisum (6); Phaseoleae: Glycine (25, paleotropicali), Erythryna (30, tropicali), Mucuna (50, regioni calde), Physostigma (3, Africa tropicale), Phaseolus (150, regioni calde), Vigna (40, regioni calde), Rhynchosia (150, regioni calde).

La famiglia delle leguminose è una delle più vaste del regno vegetale e comprende gran numero di piante utili da ogni punto di vista. Alcune sono largamente e da antichissimo tempo usate per l'alimentazione dell'uomo: lenticchie, piselli, fagioli, fave, ceci, soia, ecc.; hanno alto valore nutritivo; altre, già usate nell'alimentazione, come il lupino e la cicerchia, presentano dei pericoli, perché contengono alcaloidi e glucosidi. L'arachide fornisce un ottimo olio industriale dai semi; il carrubo, con i frutti ricchi di zucchero, è usato nell'alimentazione dell'uomo e degli animali; i semi torrefatti del cece, lupino, carrubo, ecc. sono usati come succedanei del caffè.

Molte leguminose: erba medica, trifogli, lupinella, sulla, favetta, ecc., sono coltivate perché costituiscono eccellenti foraggi e vengono impiegate per la pratica agraria del sovescio, per arricchire il terreno di azoto; molte altre costituiscono elementi predominanti nei prati naturali e nel fieno. Le fave vengono largamente usate per ingrassare suini e bovini; le carrube si dànno ai cavalli. Sono medicinali: la liquirizia di cui si usa la radice; alcuni Astragalus che forniscono la gomma dragante; alcune Acacia che dànno la gomma arabica; alcune Cassie che dànno la sena e la polpa di cassia; il tamarindo; la fava del Calabar; l'Abrus precatorius; l'Andira araroba, che dà la crisarobina; i Myroxylon che dànno i balsami; le Copaifera. Sono velenosi i semi del Laburnum vulgare o avorniello; la corteccia, i rami giovani e i semi di Ulex europaeus; i semi di Anagyris foetida, la corteccia di Erythrophloeum guineense, la fava del Calabar, ecc.

Dal legno di Campeggio si ricava l'ematosillina; dalle foglie di alcune Indigofera l'indaco; le foglie e i rami giovani di Cytisus scoparius, Genista tinctoria, Spartium junceum, Colutea arborescens, Cercis siliquastrum ecc. dànno una tintura gialla o gialloverdastra. Molte acacie forniscono tannino e dal legno di alcune fra esse si ottiene una tinta nera. Da alcune Copaifera americane e africane, dal Trachylobium verrucosum e dall'Hymenaea courbaril si ottiene la copale (v.) I legni di robinia, avorniello o maggiociondolo, Cercis, Albizzia, Sophora japonica, Ceratonia, ecc., sono molto apprezzati per svariati usi industriali. Da alcune leguminose si ricavano fibre tessili: Crotalarai juncea, Sesbania canna bina e aculeata, Spartium junceum, Genista, ecc.

La Gleditschia triacanthos, il Cercis, la robinia, la sofora, l'Albizzia julbrissin sono coltivate lungo i viali, nelle ville e nei giardini. Per i bei fiori si coltivano il Lathyrus odoratus, alcune specie di Lupinus e di Erythrina, Clianthus, ecc.; e come piante rampicanti per ornare muri e pergole la glicine o Wistaria sinensis, e i Phaseolus multiflorus e caracalla.

Molte controversie esistono a proposito dei residui fossili delle piante di questa famiglia; è certo che nel Terziario esistevano già Cercis, Gleditschia, Ceratonia, Robinia. Sono sicuri i generi fossili: Micropodium Sap. e Podogonium Heer; invece sono dubbî Macunites, Phaseolites, Dolichites, Rhizomites, Mimosites e Leguminosites.

Bibl.: P. Taubert, Leguminosae, in Engler e Prantl, Die natürlichen Pflanzenfamilien, III, 3, pagine 70-385, Lipsia 1894.