Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche: Italica

Il Mondo dell'Archeologia (2004)

Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche: Italica

José M. Blazquez

Italica

Città (Colonia Aelia Augusta Italica) situata sulla sponda del Fiume Guadalquivir, oggi Santiponce (Siviglia).

Fu fondata da Scipione l’Africano nell’anno 205 a.C. per farvi stabilire i feriti dell’esercito romano dopo la battaglia di Ilipa; aveva la pianta di un accampamento. Gli scavi hanno dimostrato che la romanizzazione intensa della città cominciò sotto Cesare. Nell’anno 48 a.C. sono menzionati vari Italicensi che avevano preso parte alla guerra civile. All’epoca di Augusto, I. acquisì il titolo di municipio romano. Strabone (XI, 4, 10) la menziona come una delle città più importanti sulla riva del Baetis. Al pari è citata da Tolomeo (432, 3), dall’Itinerarium Antoninii (414, 18) e dal Ravennate. Fu questa la città ove nacquero gli imperatori ispanici Traiano, di famiglia indigena, e Adriano. Quest’ultimo conferì alla città il titolo di colonia. I. subì una grande trasformazione urbanistica nel II sec. d.C., allorché furono costruite grandi residenze ornate di splendidi mosaici e larghe strade. È probabile che sia stata danneggiata dalle invasioni dei Mauri del 172 d.C., menzionate in SHA, Aur., 21-22 e in Sept. Sev. 2.

A I. è stato portato alla luce un buon numero di iscrizioni dedicate agli imperatori Tiberio, Traiano, Adriano, alla sua sposa Sabina, a Floriano, a Probo e a Caro. Sono state rinvenute altresì iscrizioni dedicate a Silvanus Pantheus, a Liber Pater, a Mercurio, ad Augusto, a Esculapio, Vittoria e una famosa Oratio di Marco Aurelio e Commodo sulla diminuzione del prezzo dei gladiatori. Inoltre sono state rinvenute nella città immagini di Diana, Mercurio, Vittoria, Venere, Minerva e Silvano. In alcune iscrizioni si menzionano Mitra, Nemesis, Dea Caelestis, Serapide, Isis e Magna Mater e vi sono numerose testimonianze del culto tributato all’imperatore e alla Dea Roma, nonché ritratti di Augusto, Nerone, Galba, Vespasiano, Traiano, Adriano, Sabina e Marco Aurelio. Vi erano edifici pubblici di grande qualità, come il teatro, risalente ai primi due decenni del II sec. d.C., le terme, alcune dell’epoca di Adriano e altre poco posteriori, un grandioso tempio consacrato alla Vittoria Augusta, cominciato da Adriano, un acquedotto, le mura e un’eccellente rete di cloache ben conservate, costruite all’epoca di Adriano. Sono stati rinvenuti anche alcuni ritratti di privati cittadini e immagini di divinità di grande pregio artistico. La decadenza della città nel Basso Impero fu causata dal mutamento del corso del fiume.

Bibliografia

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L. Roldán - M. Bendala, Tecnicas constructivas romanas en Itálica (Santiponce, Sevilla), Madrid 1999.

A. Caballos Rufino - J. Marín Fatuarte - J.M. Rodríguez Hidalgo, Itálica arqueológica, Sevilla 1999.

R. Corzo Sánchez, La fundación de Italica y su desarrollo urbanístico, in Valencia y las primeras ciudades romanas de Hispania, Valencia 2002, pp. 123-35.

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