LAOS

Enciclopedia Italiana (1933)

LAOS (A. T., 95-96)

Lino Bertagnolli

È uno dei quattro protettorati dell'Indocina Francese e corrisponde al bacino medio del Mekong, ma solo del versante sinistro, dato che il fiume segna per un buon tratto il confine fra il Laos francese e quello, dapprima birmano, poi, più a valle, siamese. Il protettorato, dell'area di 231.000 kmq., comprende quindi la stretta fascia che si affianca al Tonchino e all'Annam settentrionale e centrale verso occidente fino al Mekong, diretta da NO. a SE. per una lunghezza di circa 1100 km. e per una larghezza massima a N. di 400 km., che si riduce poi verso S., fra Annam e Mekong, a solo 110-120 km.

Fisicamente il paese si può dividere in due regioni: l'alto Laos e il basso Laos; mentre questo occupa il fianco occidentale della cordigliera annamitica, l'Alto Laos abbraccia una complessa impervia zona di alte terre, con cime superiori anche ai 2000 m., coperte di dense foreste, di carattere quasi tropicale fino ai 1500 m. circa, e, più in alto, di conifere, e profondamente incise da numerosi corsi d'acqua.

Nel cuore del Laos settentrionale si eleva l'acrocoro del Tranninh, salubre, boscoso e minerario (carbone, stagno, piombo, argento), ma impervio, poco popolato (meno di 2 ab. per kmq.) e non sfruttato, che nella cima più elevata (Phu-bia) raggiunge i 2850 metri.

Nel Laos meridionale, meno elevato e più regolare, si hanno anche estesi aridi altipiani arenacei coperti di rado bosco, fra le cui essenze sono ben rappresentati il Borassus flabelliformis a S., i pini e le dipterocarpe a N.

La parte più importante del Laos è però la valle del Mekong, che segna la più notevole via di penetrazione e lungo la quale sono anche distribuiti i principali centri. Le frequenti rapide e le strette distribuite lungo il corso del fiume non impediscono agl'indigeni di guidare anche nei tratti più pericolosi e in ogni periodo dell'anno le loro zattere e le loro piroghe, mentre invece per i vapori il Mekong è sempre navigabile solo nel tratto da Savannaket a Vien-tiane. Il Mekong, come i suoi affluenti di sinistra, va soggetto durante il monsone di SO. a piene fortissime e subitanee che in certi punti possono innalzare di oltre 12 m. il livello normale delle acque.

La popolazione (944.000 ab. nel 1931; 4 per kmq.) è costituita di tre gruppi principali assai diversi fra loro per lingua, costumi e tenore di vita. I distretti più fertili sono abitati dai Lao o Laotiani (Thai) che per civiltà sono superiori alle altre popolazioni indigene. Nelle zone montuose abitano invece popolazioni austronesiane (famiglia Mon-Khmer), che si suddividono in molti sottogruppi. Nelle zone più impervie del Tran-ninh vivono isolate anche varie tribù di Meo (d'origine cinese). La religione predominante nel paese è il buddhismo; le tribù montane sono però animiste.

Gli Europei sono 518 e vivono raccolti nei centri maggiori; dei quali degni di menzione sono, oltre il capoluogo Vien-tiane (10.000 ab.), Louang-prabang e Xieng-khouang nel Laos settentrionale; Thakhek, Savannaket, Saravane, Paksé e Khung nel meridionale. Il paese, montuoso nel N., sterile nel S., scarsamente popolato, privo di buone strade, ha per ora poca importanza economica. Il riso, coltivato nelle conche montane e lungo i fiumi, è il prodotto più importante dell'agricoltura. Minore importanza hanno il cotone e il tabacco. Notevole è l'allevamento dei bovini sugli altipiani del Laos meridionale e quello degli ovini nelle regioni del Tran-ninh e del Hua-panh. Le foreste sono ricche di legname pregiato, fra cui il tek, di resine e di gomme. La scarsità di vie ordinarie però (3930 km.) e la mancanza di ferrovie non permettono un adeguato sfruttamento della regione, ricca anche di giacimenti minerarî. Per la bibl., v. indocina.