LAOS

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

LAOS.

Libera D'Alessandro
Samuele Dominioni

– Demografia e geografia economica. Storia

Laos

Demografia e geografia economica di Libera D'Alessandro. – Stato dell’Asia sud-orientale, nella penisola in docinese. Il Paese (6.894.098 abitanti, secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs, del 2014) attraversa una fase di rapido e dinamico cambiamento. Nel periodo 2008-13 la crescita economica ha superato il 7% annuo, producendo un dimezzamento della povertà (dal 1992) e un miglioramento negli indicatori socioeconomici (nel 2013 il PIL è cresciuto dell’8,5%). Tali progressi sono attribuibili al ruolo che il L. riveste come fornitore di risorse naturali nella regione e all’aumento degli investimenti diretti esteri (IDE). Tuttavia, secondo l’UNDP (United Nations Development Programme), gli IDE non regolamentati e una crescita economica rapida stanno producendo danni socioambientali e aggravando il divario tra le aree del Paese. Nonostante la diminuzione della mortalità infantile, gli spazi rurali sono ancora caratterizzati da criticità nell’accesso ai servizi di base e da scarse infrastrutture.

Indicatori economico-sociali

Storia di Samuele Dominioni. – Il nuovo presidente del L., Choummaly Sayasone, assunse l’incarico di capo dello Stato l’8 giugno 2006. Secondo la formula dell’elezione indiretta, la popolazione laotiana fu chiamata alle urne per eleggere la nuova Assemblea nazionale, che a sua volta votava il presidente del Paese. Le elezioni, che non furono monitorate da alcu na organizzazione internazionale, videro – secondo le cifre ufficiali – un’affluenza del 99,76%. Già prima dell’elezione a capo dello Stato, Sayasone era figura centrale del panorama politico laotiano, avendo ricoperto dal 1991 al 2001 il ruolo di ministro della Difesa e dal 2001 al 2006 quello di vicepresidente; la continuità dimostrata dalla scelta di eleggere Sayasone evidenziò dunque un ulteriore consolidamento al potere del Partito rivoluzionario del popolo laotiano.

Tale predominio fu confermato dalle elezioni dell’aprile del 2011, nelle quali il Partito rivoluzionario del popolo laotiano si aggiudicò 128 dei 132 seggi dell’Assemblea nazionale; mentre Sayasone fu rieletto capo dello Stato nel giugno successivo. Il Parlamento si fece sempre più attivo dal punto di vista politico e nella definizione dell’agenda di governo; sotto il profilo economico, il Paese continuò a crescere a ritmi sostenuti – circa l’8% tra il 2011 e il 2013 – pur rallentando leggermente nel 2014 (+7,4%).

In politica estera, la cooperazione con la Thailandia ebbe sviluppi controversi per quanto riguardava la popolazione della minoranza etnica dei Hmong. Dal 2007 al 2009 più di 4000 rifugiati in Thailandia furono rimpatriati con la forza in L., senza particolari reazioni della comunità internazionale. Anche la cooperazione con gli Stati Uniti continuò e nel luglio del 2012 l’allora segretario di Stato americano Hillary Clinton visitò per la prima volta dopo 57 anni il Paese. Tale occasione permise a Washing ton di esprimere un parere negativo riguardo alla costruzione di una diga sul fiume Mekong. Tuttavia, nonostante l’avviso contrario di Stati Uniti, Cambogia e Vietnam, il progetto fu approvato nel novembre del 2012. Nel febbraio 2013 il L. entrò a far parte dell’Organizzazione mondiale del commercio.

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