Lampeggiatore

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

lampeggiatore


lampeggiatóre [Der. da lampeggiare "emettere lampi di luce"] [OTT] (a) Denomin. generica di sorgenti di impulsi luminosi, anche molto brevi (sino a una durata dell'ordine di 10-9 s). (b) Nella tecnica fotografica, apparecchio che, provvisto di un interruttore comandato dall'otturatore dell'apparecchio fotografico, genera lampi di breve durata (² 10-3 s) e di intensità tale che la luce riflessa dall'oggetto illuminato sia sufficiente per realizzare la ripresa fotografica; si usa per riprendere soggetti al buio o poco illuminati o che, anche se ben illuminati, si desidera far risaltare. Il tipo più semplice è costituito da una batteria e da una lampada con lunghissimo e sottile filamento di magnesio o alluminio-magnesio in atmosfera di ossigeno, che, al chiudersi dell'interruttore di comando, brucia istantaneamente, producendo un lampo di circa un decimo di secondo (ovviamente, tale lampada va sostituita con una nuova dopo ogni lampo); il tipo ora largamente più diffuso (l. elettronico) è costituito da una batteria che alimenta un piccolo generatore di alta tensione il quale carica un condensatore elettrico di grande capacità (da decine a centinaia di microfarad); l'interruttore di comando innesca la scarica del condensatore in una lampada a conduzione gassosa, in atmosfera di cripton o xenon, con un intenso lampo molto breve (centesimi di secondo; energia luminosa da decine a centinaia di joule). Alcuni moderni l. elettronici sono dotati di un microprocessore per la determinazione automatica della durata del lampo in corrispondenza delle situazioni fotografiche e in base al diaframma di lavoro scelto; l'impiego di fototransistori come fotosensori e l'adozione di circuiti di spegnimento a tiristore consentono in condizioni di impiego normali un consumo ridotto dell'energia immagazzinata nel condensatore di carica e quindi un più breve tempo di ricarica del l. per la successiva esposizione. Altri l. moderni hanno la possibilità di variare l'angolo di illuminazione o di concentrare in modo variabile e in punti determinati l'intensità della luce emessa, così da evidenziare alcuni particolari della zona inquadrata.

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