LALIBELA

Enciclopedia Italiana (1933)

LALIBELA (etiop. Lālibalā)

Enrico CERULLI

Sovrano abissino della dinastia degli Zaguè. L., che regnò verso la fine del sec. XII, è venerato come santo dalla chiesa etiopica. La tradizione gli attribuisce la costruzione di grandi chiese monolitiche nella provincia del Lāstā (Abissinia centrale) a Roḥa, paese che assunse perciò anche il nome di Lalibela. Di L. ci è rimasta una Vita in forma di omilia, non molto importante storicamente.

Nelle chiese di Roḥa che sono in tutto dieci, è possibile ancor oggi rilevare il più importante gruppo di monumenti del Medioevo etiopico. Esse dimostrano un'indiscutibile valentia architettonica e, sia pure sulla base di antichi elementi culturali e motivi artistici locali, una sicura influenza dell'arte araba. Ciò è probabilmente dovuto all'opera di artefici copti (qualcuno ha supposto, invece, indiani) chiamati in Abissinia per quel lavoro. Nel 1928, il governo etiopico dispose l'esecuzione di alcuni restauri alle chiese di Roḥa.

Bibl.: A. Raffray, Voyage en Abyssinie et au pays des Gallas Raiäs, Parigi 1882; R. Forbes, From Red Sea to Blue Nile, Londra 1925; C. Conti Rossini, Storia d'Etiopia, I, Roma 1928; J. Perruchon, Vie de Lalibala roi d'Éthiopie, Parigi 1892.