La Comunita dei paesi lusofoni

ATLANTE GEOPOLITICO (2012)

La Comunità dei paesi lusofoni è stata fondata nel 1996 da Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea Bissau, Mozambico, Portogallo, São Tomé e Príncipe. A seguito dell’indipendenza, anche Timor Est è entrato a farne parte nel 2002. Sono membri osservatori associati le Isole Maurizio, Senegal e Guinea Equatoriale, mentre Marocco, Swaziland e Ucraina hanno richiesto lo status di osservatore, a testimonianza dell’interesse crescente verso questa organizzazione.

La Comunità, con sede a Lisbona, mira a promuovere la lingua portoghese, parlata da circa 230 milioni di persone nel mondo, e a favorire la cooperazione politico-diplomatica tra i membri, al fine di rafforzare la presenza interna­zionale e la cooperazione in numerosi settori, dall’economia fino all’istruzione e alla difesa. In particolare, i membri collaborano nell’ambito di operazioni antiterrorismo e di difesa, e stanno discutendo l’ipotesi di costituire forze di peacekeeping. Inoltre, i membri stanno sviluppando una stretta cooperazione in numerose organizzazioni internazionali: essi appoggiano la candidatura del Brasile come membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e hanno favorito l’elezione del Portogallo come membro non permanente nel biennio 2011-12. Dal punto di vista dei legami economico-commerciali, però, sia Portogallo che Brasile, le maggiori economie della Comunità, commerciano più nell’ambito delle rispettive zone di integrazione regionale (Unione Europea e Mercosur) che con i membri della Comunità lusofona.

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