L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. Le Isole Britanniche: Dublino

Il Mondo dell'Archeologia (2004)

L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. Le Isole Britanniche: Dublino

Terence Barry

Dublino

Capitale (ingl. Dublin; irlandese Baile Átha Cliath) della Repubblica d’Irlanda, posta sulla costa orientale dell’isola, che venne probabilmente fondata dai Vichinghi nel IX secolo.

Ci sono resti di un insediamento previchingo nell’area a sud del fiume Liffey, che attraversa la città. Questi erano probabilmente collocati presso gli itinerari principali dall’Ulster, nel Nord, chiamati Slige Midluachra. Furono la ricchezza e l’abbondanza di cibo dei monasteri altomedievali ad attirare le scorrerie vichinghe in Irlanda alla fine dell’VIII secolo. In effetti, il loro primo attacco noto fu alla Lambay Island, fuori della baia di D., nel 795 d.C. Ma attorno all’840 d.C. cominciarono a trascorrere gli inverni in Irlanda e costruirono anche porti a difesa delle imbarcazioni o longphorts a D. e ad Anagassan, nella contea di Louth. Nel 902 d.C. gli Scandinavi furono sospinti dalla regione di D. soprattutto nella Britannia settentrionale. Nel XIX secolo venne alla luce una necropoli del periodo scandinavo, in occasione della costruzione della linea ferroviaria a Islandbridge Kilmainham, nel suburbio occidentale della città. I manufatti associati a scheletri sia maschili sia femminili comprendono armi, cesoie, un piatto da bilancia pieghevole e pesi ornamentali. La ricchezza di queste sepolture ha indotto gli archeologi a ipotizzare che l’originale longphort scandinavo potesse essere localizzato presso tale cimitero, molto più a monte rispetto all’attuale centro urbano. Questa ipotesi ha acquistato consistenza per la mancanza, nella lunga serie di scavi moderni nel centro della città, di manufatti attribuibili con certezza a un periodo antecedente al X secolo.

La prima indagine archeologica scientifica (1961-62) ha interessato l’ala sud-orientale del castello di D., dove sono state rinvenute stratigrafie appartenenti a depositi prenormanni, cui è seguita una serie di scavi, pressoché ininterrotti dal 1967 al 1981, nel cuore della città. Ancora una volta erano tutti focalizzati sulla fase urbana irlandesescandinava, dal X al XII secolo, mentre le stratigrafie tardomedievali erano state ampiamente distrutte dalle cantine georgiane. Queste indagini archeologiche su ampia scala, che hanno coperto circa il 10% dello spazio intramuraneo più tardo, hanno rivelato l’impianto e il peso economico della città vichinga. Le strutture e i manufatti hanno mostrato la rilevante mescolanza di cultura gaelico-irlandese e scandinava, che costituisce la ricca tradizione artistica irlandese-scandinava. D. venne anche fortemente influenzata dalla cultura e dalla società anglosassone in Britannia, ed era strettamente dominata dall’ambiente sociopolitico del Danelaw.

Il risultato di questi scavi è stato l’identificazione di cinque tipi di abitazioni in legno vichinghe. Esse avevano in genere pianta rettangolare e misuravano da 3 x 3 a 8 x 6 m, con il focolare delimitato da pietre spesso in posizione centrale e circondato da sedili. Negli scavi di Wood Quay - Fishamble Street sono stati rinvenuti oltre 12 case d’affitto, cortili e un appezzamento appartenenti a differenti fasi archeologiche, mentre sono state localizzate le fondazioni di oltre 150 abitazioni. L’eccellente stato di conservazione ha spesso consentito agli archeologi di ricostruire il regime alimentare e le condizioni generali socioeconomiche degli abitanti irlandesi-scandinavi. Sono state anche rinvenute svariate tracce della lavorazione di pettini, navi e dei metalli. Il rinvenimento di ceramiche importate, di pezzi di avorio di tricheco intagliato, di grani di ambra e di steatite è indice del commercio a lunga distanza del porto irlandese-scandinavo. A Wood Quay sono stati rinvenuti i resti di una cinta muraria in pietra costruita attorno al 1100. Questa aveva rimpiazzato un ampio argine esterno sormontato da una palizzata lignea, che circondava la città dal X secolo. Lungo la sponda meridionale del fiume sono stati identificati 9 successivi livelli archeologici, databili tra il 900 e il 1300, relativi agli attracchi portuali e alle strutture annesse.

Nel 1170 D. venne conquistata dagli Anglo-Normanni. Le mura cittadine vennero rafforzate e ampliate, con almeno 14 torri in muratura; recenti scavi hanno consentito il rinvenimento di 2 di queste torri di XIII secolo, la Geneval’s Tower, subito a sud della cattedrale cristiana, e la Isolde’s Tower a Essex Quay. Altre indagini, effettuate negli anni Ottanta del Novecento all’interno del castello dell’inizio del XIII secolo, hanno evidenziato come il fossato originale avesse 9 m di profondità e 20 m di larghezza e hanno chiarito come il castello e la cinta muraria si riconnettano nell’angolo sud-occidentale del castello, alla Bermingham Tower. Le ricerche più recenti hanno evidenziato inoltre come D. sia cresciuta nel XIII secolo, sebbene il momento della sua estensione verso ovest sia ancora incerto. Nell’area di Cornmarket, a ovest della città, sono stati localizzati i resti del primo fossato difensivo anglo-normanno, che venne sostituito nel XIII secolo da un altro fossato profondo 6 m, con un riempimento databile fino al XV secolo. In tale riempimento sono stati individuati scarti di lavorazione di manifatture del bronzo. Altri scavi hanno restituito molti esemplari di manufatti di XIII - inizi XIV secolo, tra cui ceramiche importate soprattutto dall’Inghilterra e dalla Francia, oltre a manufatti metallici come speroni, gioielli, emblemi dei pellegrini e coltelli. Questi materiali, insieme a manufatti di cuoio e a enormi quantitativi di resti di animali, uccelli e pesci costituiscono l’attestazione della prosperità economica della città, che iniziò il suo declino solo nella seconda metà del XIV secolo, dopo la peste (1348-1350).

Bibliografia

T.B. Barry, The Archaeology of Medieval Ireland, London 1988, pp. 30-34, 118-25.

P.F. Wallace, Dublin in the Viking Age, in M. Ryan (ed.), The Illustrated Archaeology of Ireland, Dublin 1991, pp. 158-60.

A. Thomas, The Walled Towns of Ireland, II, Dublin 1992, pp. 79-93.

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