L'Accordo di libero scambio tra la Repubblica di Corea e l'Unione Europea

ATLANTE GEOPOLITICO (2012)

La Corea del Sud ha firmato già diversi accordi di libero scambio (Fta) con Cile, India, Singapore, Asean; se quello lungamente atteso con gli Stati Uniti non è ancora giunto alla fine del suo processo, quello con l’Unione Europea è stato siglato il 6 ottobre 2010 a Bruxelles, facendo avanzare le relazioni bilaterali a ‘partnership strategica’. Questo accordo, i cui negoziati hanno avuto inizio nel maggio 2007, dovrebbe avere come conseguenze immediate l’abbassamento delle tariffe, la promozione del commercio e degli investimenti, e la creazione di occupazione sia in Corea che nei 27 paesi dell’Unione Europea (Eu). Questo specifico Fta, ratificato immediatamente prima del summit del G20 ospitato da Seoul, e il primo ratificato dall’Eu con un partner commerciale asiatico, dovrebbe favorire una crescita rilevante nel volume del commercio che i due attori intrattengono. È stato calcolato che grazie a questo accordo il pil della Corea del Sud crescerà dello 0,56% all’anno per i prossimi dieci anni e che si creeranno 253.000 posti di lavoro, principalmente nel settore di servizi. Dopo 15 anni dalla ratifica, inoltre, il surplus commerciale della Corea del Sud con l’Eu aumenterà di circa 361 milioni di dollari all’anno, dal momento che le esportazioni dovrebbero crescere più delle importazioni dall’Eu. Il settore manifatturiero dovrebbe rappresentare il maggiore beneficiario di questo accordo di libero scambio, con un aumento stimato pari a 395 milioni di dollari in esportazioni ogni anno per 15 anni; agricoltura e pesca saranno invece a rischio, a causa delle aumentate importazioni dall’Europa in questi settori. Inoltre il settore che ha posto più difficoltà nella fase di negoziazione è stato quello dell’automobile: i produttori europei ritenevano che la competizione dei sudcoreani in Europa avrebbe potuto essere pericolosa per loro. Tale scelta potrebbe invece rivelarsi vantaggiosa sia per la Corea che per l’Unione: i produttori sudcoreani potranno allargare il fronte delle loro esportazioni, mentre i consumatori avranno più scelta tra i veicoli importati dall’Eu. Le aziende coreane che hanno rapporti commerciali con l’Unione Europea si aspettano molto da questo Fta, incluso l’aumento del volume del commercio, della cooperazione volta allo sviluppo tecnologico e degli investimenti europei. Come è risultato da recenti indagini, molte delle aziende coreane sono convinte che questo accordo porterà loro molti vantaggi e si sono dette disposte a disinvestire da altre parti del mondo per investire in Europa.

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