Kieślowski, Krzysztof

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Regista cinematografico polacco (Varsavia 1941 - ivi 1996). Dopo gli studi in tecniche teatrali e il diploma in cinema, si dedicò a un'intensa attività di documentarista ed esordì nel lungometraggio di finzione con Personel ("Il personale", 1975). Si segnalò all'attenzione della critica con Krókti film o zabijaniu (Breve film sull'uccidere, 1987), impressionante ricostruzione di un fatto di cronaca, e con Krótki film o milości (Non desiderare la donna d'altri, 1988), asciutta parabola sulla solitudine e sul bisogno d'amore. Lievemente modificati, essi costituiscono due dei dieci episodî del televisivo Dekalog (Il decalogo, 1988-89), con cui K. si è fatto testimone di una contemporaneità senza felicità né speranza. Tra gli altri film si ricordano: Przypadek (Destino cieco, 1981); Bez końca ("Senza fine", 1984); La double vie de Véronique (1991); Trois couleurs: Bleu (Film blu, 1993), Trois couleurs: Blanc (Film bianco, 1994), Trois couleurs: Rouge (Film rosso, 1994), trilogia sui principî di libertà, uguaglianza e fratellanza, riferiti ai colori della bandiera francese.

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