Mel´nikov, Konstantin Stepanovič

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Architetto russo (Mosca 1890 - ivi 1974), uno dei principali esponenti del costruttivismo. Conclusi gli studî all'accademia di Mosca, M. s'impegnò fin dall'inizio nella realizzazione di una nuova arte libera e rivoluzionaria, dividendo l'azione con El Lissitzky, I. A. Golosov, I. Leonidov, C. Malevič, M. Ginsburg, A. e V. Vesnin. Nel 1923 contribuì a fondare l'ASNOVA (Associazione dei nuovi architetti), sciolta nel 1933. Particolarmente interessato alla ricerca di nuove tipologie spaziali-funzionali, M. realizzò ben sei progetti per Club operaio, modello architettonico da lui stesso ideato e approfondito (Mosca, Club operaio per la fabbrica di gomma, 1927; Club operaio Rusakov, per i dipendenti del comune, 1927). Nel padiglione dell'URSS all'Esposizione delle arti decorative a Parigi del 1925 e nel progetto di garage sulla Senna dello stesso anno, i tradizionali canoni compositivi della visione prospettica, dell'ortogonalità delle strutture, del concetto di ordine anche in senso lato vengono scardinati alla base. La sua opera, per la ricchezza dei problemi sottesi e l'efficacia delle soluzioni proposte, costituisce una tappa fondamentale della storia dell'architettura moderna. Dopo il 1937, alla sua attività, non conforme ai dettami ufficiali, fu negata ogni possibilità di espressione.

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