KAUNOS

Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)

Vedi KAUNOS dell'anno: 1961 - 1995

KAUNOS (Καῦνος)

A. Stucchi

Città principale di quella zona della Caria tra i golfi di Physkos e di Talmessos, solcata dai fiumi Kalbis e Indos.

Città di origine caria, che entra nella storia greca nel VI secolo. Attorno al 497 partecipa alla ribellione delle città della Ionia contro la Persia. È membro della Lega Delia, dove è tassata prima per mezzo talento e, dopo il 425, per dieci talenti. Caduta in potere dei Persiani, seguì le vicende della Caria. Dal 189 al 167 fu in potere dei Rodî, ma nel 167 si rivoltò e, poco dopo, divenne libera. In seguito si alternarono periodi di libertà ad altri di soggezione rodia; fu poi oppidum liberum della provincia d'Asia.

Il monumento più notevole della città è costituito dal complesso delle mura, in cui si possono riconoscere varî periodi: una parte, in tecnica isodomica trapezoidale, apparterrebbe ancora al periodo cario, al IV sec. a. C.; un'altra parte, in filari isodomici bugnati, sarebbe del III sec. a. C.; una terza parte "pseudo-poligonale" dovrebbe essere ancora più recente. Altri monumenti ancora visibili sono: il teatro, in discreto stato di conservazione, poggiato al pendio orientale dell'acropoli, con due ordini di 15 e di 18 gradinate a 10 cunei; una terma, un serbatoio d'acqua, una costruzione, che forse è un tempio greco, ed una basilica. Presso il mare si può riconoscere ancora il λιμὴν κλιστός ricordato da Strabone (xiv, 651). Al di là del fiume Kalbis, oggi Dalian Çai, esiste una vasta necropoli rupestre, con ampie camere.

Bibl.: M. Collignon, Ville de Kaune, in Bull. Corr. Hell., I, 1877; A. Maiuri, in Annuario Atene, III, 1920, p. 263 ss.; B. Pace, Dalla pianura di Adalia alla Valle del Meandro, Milano 1927; G. E. Bean, in Journ. Hell. Stud., LXXIII, 1953, pp. 10-35; LXXIV, 1954, p. 84 ss.