Naonobu, Kanō

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Naonobu ⟨naonobu⟩, Kanō. - Pittore (Kyoto 1607 - forse Tokyo 1650) della scuola di Kanō. Allievo di suo padre Takanobu, pittore di corte (1630) a Edo (Tokyo), eccelse soprattutto nelle pitture decorative a guazzo con paesaggi e animali, improntate alle tradizioni caratteristiche dello stile Zen.

Vedi anche
guazzo (fr. gouache) Tecnica pittorica che usa colori diluibili in acqua mescolati con biacca e come agglutinante gomma arabica. Kyoto (Kyōto) Città del Giappone (1.467.313 ab. nel 2008), nella parte centro-occidentale dell’isola di Honshu, presso l’estremità meridionale del Lago Biwa, nella fertile conca di Yamashiro. È circondata dalle montagne da ogni lato, tranne che a S, e in questa direzione (corrispondente alla pianura del fiume ... pittura Arte di dipingere, raffigurando qualche cosa, o esprimendo altrimenti l’intuizione della fantasia, per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni su una superficie. I procedimenti che permettono di fissare su una superficie (supporto) sostanze coloranti o pigmenti, secondo la volontà e il progetto ... Tokyo (Tōkyō) Città capitale del Giappone (8.736.474 ab. nel 2008; 12.500.000 ab., considerando l’intera agglomerazione urbana), situata in una profonda baia della costa orientale dell’isola di Honshu, alla foce dei fiumi Ara, Somida e Tama, in zona fortemente sismica. Tokyo è il fulcro di una vastissima ...
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