Liebig, Justus von

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Chimico (Darmstadt 1803 - Monaco di Baviera 1873). La sua attività scientifica spaziò tra argomenti assai diversi, ma si dedicò principalmente alla chimica organica; riuscì a stabilire con sicurezza numerose formule empiriche di composti organici fino ad allora incerte e ne scoprì di nuovi; si occupò del concetto di isomeria e della teoria della struttura chimica; preparò e studiò molti composti aromatici e portò un notevole contributo alla teoria dei radicali. A L. si devono anche significative ricerche nel campo della concimazione artificiale e nell'uso dei concimi chimici.

Vita e attività

Studiò a Bonn e a Erlangen, fu poi allievo di Gay-Lussac, insegnò a Giessen e a Monaco (1852); socio straniero dei Lincei (1853). I suoi lavori hanno contribuito in modo notevole allo sviluppo della chimica, in particolare di quella organica. Introdusse il primo metodo sperimentalmente affidabile per la determinazione della composizione elementare delle sostanze organiche; i suoi studî, uniti a quelli di F. Wöhler, sul fulminato e sull'isocianato di argento aprirono la strada al concetto di isomeria e alla teoria della struttura chimica; la scoperta, compiuta insieme allo stesso Wöhler, che nella benzaldeide e nei suoi derivati vi è la presenza di un medesimo raggruppamento (da loro chiamato benzoile), lo portò alla definizione della teoria dei radicali, basata sull'esistenza di parti invarianti nelle molecole delle sostanze organiche. Eseguì ricerche pionieristiche sul problema della concimazione artificiale e sperimentò (in Inghilterra) i primi fertilizzanti chimici. Il laboratorio da lui diretto per molti anni a Giessen può essere considerato il primo esempio in chimica di ricerca modernamente organizzata sulla base di un lavoro di équipe. Notevoli furono anche i suoi contributi alla chimica inorganica; in particolare, la corretta interpretazione delle reazioni acido-base lo portò a individuare la costituzione degli acidi. Promosse la fabbricazione dell'estratto di carne.

Opere

Fu autore di numerose opere rimaste a lungo validi testi di studio e di consultazione: Die Chemie in ihrer Anwendung auf Agrikultur und Physiologie (1840), Die Tierchemie oder organische Chemie in ihrer Anwendung auf Physiologie und Pathologie (1842), Chemische Briefe (1844), ecc. Fondò gli Annalen der Pharmazie, divenuti poi Annalen der Chemie und Pharmazie, e l'Handwörterbuch der reinen und angewandten Chemie.

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