KLACZKO, Juljan

Enciclopedia Italiana (1933)

KLACZKO, Juljan

Giovanni Maver

Scrittore polacco, nato il 6 novembre 1825 a Vilna da genitori israeliti, morto il 26 novembre 1906 a Cracovia. Laureatosi nel 1847 a Königsberg, prese parte in Germania ai moti liberali del'48, collaborando, fra l'altro, alla Deutsche Zeitung di G.G. Gervinus. Visse poi a Parigi scrivendo articoli politici e letterarî e avvicinandosi sempre più al partito polacco conservatore, del quale, redigendo più tardi le Wiadomości Polskie, divenne uno degli esponenti principali. Dopo il 1860 soggiornò in Galizia (deputato alla dieta) e a Vienna (impiegato nel gabinetto di Beust) e poi di nuovo a Parigi, ove riprese la sua attività pubblicistica. Nel 1888 ritornò a Cracovia.

Di cultura vastissima e d'ingegno lucido e duttile, K. scrisse una serie di opere, con la stessa abilità stilistica, in tedesco, polacco e francese. Alcune di queste trattano, con grande acume, di problemi politici (Die deutschen Hegemonem Berlino 1849; Les deux chanceliers. Le prince Gortschakoff et le prince de Bismarck, Parigi 1876; Études de diplomatie contemporaine, Parigi 1866); altre invece riguardano la letteratura polacca (La poésie polonaise au XIXe siècle et le poète anonyme, in Revue des deux mondes, 1862; Ètude sur A. Mickiewicz, la Crimée poétique, in Revue contemporaine, 1862-1863). Ma è soprattutto noto per le sue opere: Causeries florentines (Parigi 1881; esiste una traduzione italiana di G.A. Sanna, Bari 1925); sulla Divina Commedia e Rome et la Renaissance (Parigi 1898).

Bibl.: St. Tarnowski, J. Kl., voll. 2, Cracovia 1909; F. Hösick., J. K. Rys życia i prac (J. K. Sguardo sulla vita e e le opere), Cracovia 1904.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata