BASTIDE, Jules

Enciclopedia Italiana (1930)

BASTIDE, Jules

Giuseppe GALLAVRESI

Uomo politico nato a Parigi nel 1800, morto nel 1879. Si segnalò fra gli uomini d'azione che avversarono prima la restaurazione, poi la monarchia di luglio in nome dell'idealità repubblicana. Comandante dell'artiglieria della guardia nazionale parigina, cercò di guadagnarla al giacobinismo socialistoide insegnatogli dal suo maestro Buonarroti, e in seguito ai tumulti del giugno 1832 fu condannato a morte.

Fuggì a Londra e rimpatriò graziato nel 1834. Fu uno dei successori del Carrel nella direzione del giornale repubblicano Le National, che lasciò per la Revue Nationale quando si unì al socialista cristiano Buchez. Dal febbraio del'48 segretario generale del Ministero degli esteri, ebbe gran parte nel condurre la politica italiana della seconda repubblica francese. Come egli stesso spiega nel volume: La république française et l'Italie en 1848 (Lipsia 1858), si risentì assai delle diffidenze suscitate nel governo sardo dal concentramento di 30.000 soldati francesi sul Varo, e le attribuì ad intrighi monarchici, sicché riservò tutte le sue simpatie ai mazziniani. Nominato nel maggio ministro degli Esteri, il B. rinnovò a nome del generale Cavaignac le profferte di aiuto che furono declinate dagl'Italiani nel luglio. Ma quando il Ricci e il Guerrieri-Gonzaga, inviati della Sardegna e di Milano, chiesero al B., in principio d'agosto, d'inviare un corpo di spedizione in Italia, egli, male impressionato dai rapporti dei suoi amici politici contro l'avvenuta fusione della Lombardia col Piemonte ed anche intimorito dall'atteggiamento bellicoso della Germania, propose invece, d'accordo con l'Inghilterra, una mediazione che valse indubbiameute a ritardare l'avanzata austriaca in Italia. Il B. si adoprò pure invano per un armistizio fra il re Ferdinando II di Napoli e la Sicilia insorta, si oppose finché poté al blocco di Venezia e dopo l'assassinio di Pellegrino Rossi offerse l'ospitalità a Pio IX sul suolo francese. Lasciato il ministero il 19 dicembre 1848, rimase fermo nell'opposizione repubblicana a Napoleone III.

Bibl.: A. De Lamartine, Histoire de la révolution de 1848, Parigi 1859; Garnier Pagès, Histoire de la révolution de 1848, Parigi 1866; P. de la Gorce, Histoire de la deuxième république française, Parigi 1887; A. Quentin-Bauchart, Études et souvenirs sur la seconde république et l'empire, Parigi 1901.

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