SYRLING, Jörg

Enciclopedia Italiana (1937)

SYRLING, Jörg

Martin Weinberger

Scultore tedesco del sec. XV. Sembra l'autore dei famosi stalli corali della cattedrale di Ulma cominciati nel 1469 e compiuti nel 1474 secondo le iscrizioni che vi si trovano, ma il contratto dell'opera lascia il dubbio che a lui siano toccate solo la costruzione e la disposizione architettonica degli stalli.

La decorazione è composta di 18 busti (figure di sibille e di precursori pagani del cristianesimo come Pitagora, Seneca e altri); di rilievi dei profeti sulle spalliere e della dominante statua di Cristo sul trono tripartito eseguito già nel 1468 dal S. quale lavoro di prova. Una parte dei busti nell'ardito taglio dei visi e nel movimento dei corpi rivela un'artista veramente rivoluzionario quanto alla plasticità delle forme e alla profondità della concezione: un artista renano venuto dall'ambiente del grande scultore N. Gerhart. La statua del Cristo invece e il resto dei busti è per certo della mano di uno scultore di Ulma che continua la tradizione locale di H. Multscher, notevole per un bello e soave lirismo. In questo secondo scultore si potrebbe riconoscere il S., se non ci fossero le altre sue opere conosciute e firmate: un leggio (del 1456, ora nel Museo di Ulma) con begli ornamenti vegetali, ma con figure di poca importanza, un'armadio senza decorazione figurativa (nel castello di Illenfeld) e una fontana del 1482 sulla piazza di Ulma (Fischbrunnen), le cui figure di cavalieri non somigliano menomamente a quelle degli stalli.

È possibile che il S. sia stato il legnaiuolo responsabile del disegno generale degli stalli di Ulma, appaltatore che si valeva di diversi collaboratori. Tra costoro il secondo è della più grande importanza per lo sviluppo della scultura in Svevia, essendo fra l'altro evidentemente il maestro di Tilman Riemenschneider. Suo allievo deve essere stato anche Sylin Jörg il Giovane (nato verso il 1455, morto verso il 1515) che eseguì numerosi stalli corali sul modello di quelli di Ulma (come, per es., a Blaubeuren presso Ulma, 1493). Egli, abbandonando lo stile tortuoso dell'ultima maniera gotica dei suoi predecessori, seguì una maniera più regolare e convenzionale, ma molto meno interessante e vigorosa.

Bibl.: J. Baum, Die Ulmer Plastik um 1500, Stoccarda 1911.