Safran Foer, Jonathan

Lessico del XXI Secolo (2013)

Safran Foer, Jonathan


Safran Foer, Jonathan. – Scrittore statunitense (n. Washington 1977). Ultimati gli studi alla Princeton University, ha esordito con il romanzo autobiografico Everything is illuminated (2002; trad. it. 2002) in cui racconta il viaggio (fisico e spirituale) in Ucraina, compiuto alla fine degli anni Novanta sulle orme del nonno, che da li era stato costretto a emigrare negli Stati Uniti. Dal libro è stato tratto il film omonimo del 2005 diretto da Liev Schreiber. Il secondo romanzo di S. F. è stato uno dei primi libri ad affrontare il tema degli attacchi terroristici dell’11 settembre: il protagonista di Extremely loud & incredibly close (2005; trad. it. 2005), è infatti un bambino di nove anni che ha perduto il papà nella tragedia delle Torri gemelle. Anche da questo secondo lavoro è stato tratto un film omonimo nel 2011 per la regia di Stephen Daldry. Nel corso della carriera ha collaborato con diverse testate giornalistiche e ha vinto numerosi premi per la narrativa e la scrittura creativa. È inoltre uno dei curatori del The future dictionary of America, uscito nel 2005 negli Stati Uniti (trad. it. 2006). Nel 2009 ha pubblicato Eating animals (trad. it. Se niente importa, 2009), in cui racconta, in un percorso costellato di questioni etiche e ambientali, il sistema di allevamento e macellazione degli animali; tra le pubblicazioni successive si ricordano infine Tree of codes (2010), rivisitazione dei racconti di B. Schulz, e New american Haggadah (con N. Englander, 2012), nuova versione del libro sacro che gli ebrei leggono nel periodo pasquale.

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