SMITH, John

Enciclopedia Italiana (1936)

SMITH, John

Florence M. G. HIGHAM

Nacque nel 1580 a Willoughby, nel Lincolnshire. Dopo la morte del padre nel 1596 si recò in Francia, si unì a un corpo armato indipendente inglese e combatté nelle Fiandre, poi ritornò a Willoughby. Entrato a far parte del seguito del conte di Lincoln, riprese la vita di avventure, con lo scopo di combattere nelle guerre tra l'Austria e i Turchi. Combatté in Transilvania; caduto prigioniero dei Turchi, riuscì a fuggire, ritornando poi in Inghilterra, dopo essere passato per l'Africa del Nord e l'Irlanda.

L'autenticità della narrazione di queste avventure pubblicata a Londra nel 1630, come pure quelle delle altre sue pubblicazioni, è stata messa in dubbio da alcuni, ma ha potuto essere chiaramente provata dal suo biografo, E. A. Arber. Esse illustrano il sorprendente vigore e la forza di carattere, che di necessità lo portarono a emergere nella più grande sua avventura, la colonizzazione della Virginia.

Lo S. salpò con altri 104 compagni dal Tamigi nel dicembre 1606, sotto l'egida della Royal Virginia Company. La colonia venne edificata a Jamestown: solo 30 dei primi 105 coloni sopravvissero alla prima estate. Lo S. intraprese quasi subito l'esplorazione del fiume James e in questa occasione incontrò per la prima volta il capo indiano Powhatan. Quando il presidente della colonia, Wingfield, fu rimosso dalla carica nel settembre 1607, un certo Ratcliffe divenne presidente, ma lo S. dominò la colonia, evitandole la morte per fame mediante il commercio di grano con gli Indiani. Mentre risaliva il Chickahomony, fu fatto prigioniero dagli uomini di Powhatan, e sfuggì alla morte soltanto per l'intervento della figlia del capo, Pocahontas.

Nel gennaio 1608 lo S. ritornò a Jamestown lo stesso giorno che vi giungeva il capitano Newport con 130 nuovi colonizzatori. Durante l'estate esplorò il Chesapeake, e tornatone nel settembre, fu eletto presidente. Accolse con impazienza le richieste della Compagnia perché si cercasse l'oro, per quanto come geografo s'interessasse al mitico passaggio al Mare del Sud attraverso l'uno o l'altro dei fiumi, cercando il quale egli compilò la prima carta della Virginia. Un incidente avvenuto durante una di queste spedizioni lo costrinse a tornare in Inghilterra nel 1609. Nel 1613 esplorò le coste della Nuova Inghilterra, di cui fu eletto "ammiraglio", ma fino alla morte, avvenuta nel 1631, la sua attività più importante si esplicò negli scritti, in cui sostenne la necessità di una colonizzazione sistematica e dell'espansione al di là dei mari.

Bibl.: Travels and Works of Captain J. S., ed. da E. Arber e da A. G. Bradley, voll. 2, Edimburgo 1910.