DOWLAND, John

Enciclopedia Italiana (1932)

DOWLAND, John

Edward DENT
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Compositore, nato (s'ignora dove) nel 1563, morto a Londra nel 1626. Diventato, nel 1588, baccelliere in musica ad Oxford, passò alcun tempo (1594-95) in Germania ed in Italia. Al suo ritorno in patria fu insignito del dottorato in musica a Cambridge (1597). Lo troviamo in Danimarca, dal 1598 al 1606, come liutista di camera del re, e finalmente di nuovo a Londra, liutista di Lord Walden e poi (1612) membro del sestetto liutistico del re d'Inghilterra. In ragione dell'armoniosa composizione architettonica, della dolcezza d'espressione e di suono della sua musica, J. D. è da considerarsi come uno dei maggiori maestri inglesi e tra i pochi, dell'epoca elisabettiana, che ancora oggi possano ottenere piena comprensione nei concerti.

Le sue opere sono assai numerose, e molte ne appaiono anche in raccolte di musiche per liuto. Tra le principali vanno ricordati alcuni volumi di canti, dei quali il primo, The first booke of Songes or Ayres of Foure Partes with Tableture for the Lute, apparve presso lo Short di Londra nel 1597, il secondo nel 1600, il terzo nel 1603. In questi canti è contenuto il meglio dell'arte del D. e si può dire ch'essi costituiscano il maggior lavoro in cui essa siasi espressa. Altre pubblicazioni: Lachrymae, or seven Teares figured in seven passionate Pavans, ecc., a 5 voci, per liuti e viole o violini, Londra s. a. ma 1604; A Pilgrim Solace, a 3 e 5 voci, con istrumenti, ibid. 1612. Pagine di J. D. sono nelle raccolte liutistiche del Rude, del Hove, del Fuhrmann, del Bésars, ecc. Ed. moderne: First book, presso la Musical Antiquarian Society, 1844, e a cura di E. H. Fellowes, in English School of Lutenist Songwriters, 1920.

Il figlio Robert, compositore e virtuoso di liuto, nato verso il 1586, morto a Londra nel 1641, successe al padre nel posto da questi tenuto alla corte d'Inghilterra. Nel 1610 pubblicò due raccolte di pezzi per liuto: A Musical Banquet e Varietie of Lute Lessons, (collezione di canti di diversi compositori non soltanto inglesi).

Bibl.: O. Becker, Die englische Madrigalisten W. Byrd, T. Morley und J. D., Bonn 1901; W. Barclay Squire, J. D., in The musical Times, 1897; E. H. Fellowes, The English Madrigal Composers, Londra 1921.

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