Bluntschli, Johann Kaspar

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Giurista, storico e uomo politico svizzero (Zurigo 1808 - Karlsruhe 1881); reduce nel 1830 dalla Germania, dove si era addottorato, partecipò con ardore alla lotta che agitava allora tutti i cantoni della confederazione. Membro, poi presidente del Grosser Rat, si dimostrò conservatore moderato. Dimessosi dal seggio presidenziale dopo la disfatta del Sonderbund, passò in Germania (Stimme eines Schweizers über die Bundesreform, 1847). Prof. a Monaco e nel 1861 a Heidelberg, pubblicò l'Allegemeines Staatsrecht (1851-52), che tradotto in più lingue e rinnovato anche nel titolo (Lehre von modernen Staats, 1875-76), gli procurò grandissima fama. Scrisse pure il Deutsches Privatrecht (1853-54); insieme con K. L. Brater il Deutsches Staatswörterbuch (11 voll., 1857-70) e la Geschichte des allgem. Staatsrechts und der Politik (1864). Tornato alla vita politica dopo il 1861, fu membro del parlamento e anche presidente del sinodo generale del Baden. Fu tra i fondatori dell'Institut de droit international di Gand (1873). Ebbe una posizione di rilievo nella scienza giuridica tedesca del sec. 19º. Socio straniero dei Lincei (1876).

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