Lambert, Johann Heinrich

Dizionario di filosofia (2009)

Lambert, Johann Heinrich


Matematico, fisico, filosofo tedesco di origine francese (Mulhouse 1728 - Berlino 1777). Nell’ambito della riflessione sulle scienze e del problema, allora assai discusso, del rapporto matematica-metafisica, L., fautore di una metafisica che adottasse il metodo matematico, sostenne (nella sua opera più celebre, il Neues Organon, oder Gedanken über die Erforschung und Bezeichnung des Wahren und dessen Unterscheidung von Irrtum und Schein, 1764) la tesi che le scienze a priori potessero venir costruite per combinazione di nozioni elementari, assunte come primitive. Notevole anche la sua trattazione del linguaggio, che approfondisce spunti leibniziani. Nel suo Anlage zur Architektonik oder Theorie des Einfachen und Ersten in der philosophischen und mathematischen Erkenntnis (1771) formulò poi una teoria sulla natura della metafisica, applicando il metodo analitico ai problemi dell’origine e dello sviluppo dei concetti base e degli assiomi che reggono la metafisica, ed ebbe grande influenza sia sull’opera di Tetens sia sulla Critica della ragion pura (➔) (1791) di Kant. In campi più strettamente tecnici, avvertì l’esigenza di una riforma della logica wolffiana e tese conseguentemente a tradurre il ragionamento logico in un calcolo di tipo algebrico. In campo matematico gli si deve un’analisi del quinto postulato di Euclide (che lo colloca tra gli immediati precursori delle geometrie non-euclidee) e notevoli contributi alla teoria dei numeri. In campo cosmogonico propose un’ipotesi analoga a quella kantiana (Kosmologische Briefe über die Einrichtung des Weltbaues, 1761). Nel campo della cartografia, prende nome da lui una proiezione azimutale equivalente, usata per rappresentare vaste porzioni del globo. Dei suoi studi di fisica, particolarmente importanti sono quelli di ottica, raccolti nell’opera Photometria (1760), che lo portarono alla formulazione della cosiddetta legge del coseno, alla formulazione di importanti leggi sull’assorbimento della luce (legge di Bouguer-L. e legge di L. e Beer: nel campo della spettroscopia ottica) e alla creazione di uno dei primi diagrammi cromatici (diagramma cromatico piramidale di L.).

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