Lewis, Jerry

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Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense (Newark 1926 - Las Vegas 2017). In coppia con Dean Martin, è divenuto celebre interpretando un personaggio farsesco dal tipico e singolare modo di muoversi; dopo lo scioglimento della coppia (1957), L. si è impegnato anche nella regia. Tra i film da lui diretti e interperetati particolarmente riuscitoThe nutty professor (Le folli notti del dottor Jerryll, 1963). Nel 1999 gli è stato assegnato il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.

Vita

Figlio di artisti di varietà, interruppe gli studi alla Irvington High School di Newark dopo solo un anno, e si dedicò a spettacoli comici itineranti in cui imitava famosi cantanti. A diciotto anni incontrò il cantante-attore Dean Martin, con cui formò subito una coppia che si esibì con grande successo nei nightclub e nei teatri di varie città, in scatenate parodie dei musical di successo. Sempre insieme a Martin, a poco più di vent'anni, L. divenne una star della televisione, dopo essere stato notato in un piccolo teatro di Broadway. L. univa una grande abilità nell'uso della slapstick (il suo corpo si contorceva e si adattava a ogni tipo di sollecitazione, con risultati visivi straordinari) a testi surreali e graffianti propri della tradizione yiddish, e in poco tempo divenne talmente famoso da essere protagonista non soltanto di show comici, ma anche di talk shows, nei quali riversava tutta la carica della propria inventiva originale. La scelta di iniziare una carriera solitaria, sciolto il sodalizio con Dean Martin, coincise con il miglior periodo di L., che negli anni Sessanta iniziò a dirigere i propri film raffinando le caratteristiche del suo personaggio e qualificandosi come uno dei maestri del genere comico di quel periodo. Gli anni Settanta videro la progressiva scomparsa dal mondo dello spettacolo dell'attore che tenne lezioni presso università francesi e americane, fece apparizioni in alcuni programmi televisivi, ritornando di tanto in tanto al cinema nelle vesti di regista o in quelle di attore.

Opere

Il suo esordio nel cinema avvenne nel 1949, sempre al fianco di Dean Martin, con My friend Irma (La mia amica Irma) di George Marshall. Tuttavia fu solo nel 1955 che L. incontrò un regista in grado di valorizzare pienamente le sue potenzialità in un film, ossia Frank Tashlin che lo diresse in Artists and models (Artisti e modelle).Tra i film di cui L. è regista e interprete si ricordano The bellboy (Il ragazzo tuttofare, 1960); The ladies man (L'idolo delle donne, 1961); The errand boy (Il mattatore di Hollywood, 1962). Il suo capolavoro rimane The nutty professor, una parodia del famoso racconto di R.L. Stevenson che L. affrontò interpretando due personaggi opposti: un timido e brutto professore e il suo alter ego sexy, latino e ignorante nel quale risulta abbastanza evidente la presa in giro del suo partner di un tempo, Dean Martin. Seguirono poi: The patsy (Jerry 8 3/4, 1964); The family jewels (I 7 magnifici Jerry, 1965), in cui interpreta ben sette ruoli; Three on a couch (1966), commedia che mette alla berlina l'ossessione tipicamente americana della psicoanalisi; The big mouth (Il ciarlatano, 1967). Dopo una notevole interpretazione in The king of comedy (Re per una notte, 1983) di M. Scorsese, è tornato a dirigere sé stesso in Smorgasbord (Qua la mano Picchiatello, 1983). Nel 2013 è tornato alla ribalta per la sua interpretazione nel film drammatico Max Rose, presentato nello stesso anno al Festival di Cannes.

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