Servan-Schreiber, Jean-Jacques

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Giornalista e uomo politico francese (Parigi 1924 - Fécamp 2006). Editorialista del quotidiano Le Monde (1948-53), nel 1953 fondò, insieme a F. Giroud, il settimanale L'Express, mantenendone da allora la direzione fino al 1970. Richiamato nel 1956 nell'esercito, partecipò alla guerra in Algeria, lasciandone una testimonianza in Lieutenant en Algérie (1957). Segretario generale (1969) e poi presidente (1971-79) del Parti radical socialiste, nel 1970 scrisse il manifesto del partito, Ciel et terre: manifeste radical. Eletto deputato nel 1970 e nel 1973, per un breve periodo (maggio-giugno 1974) fu ministro delle Riforme nel governo Chirac e, in seguito, presidente del Consiglio regionale della Lorena (1976-78). Direttore del Centre mondial pour l'informatique (1982-85), è stato poi prof. all'Univ. Carnegie Mellon di Pittsburg, fino al 1995. Autore di vari saggi storico-politici, condusse tra l'altro un'analisi sull'egemonia economico-politica degli Stati Uniti (Le défi américain, 1967; trad. it. 1968). Tra le sue pubblicazioni possiamo ricordare: Le pouvoir régional (1971); L'arme de la confiance (1976); Le défi mondial (1980; trad. it. 1980); Le choix des juifs (1988; trad. it. 1988); l'autobiografia Passions (1991; trad. it. 1992).

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