BORDA, Jean-Charles de

Enciclopedia Italiana (1930)

BORDA, Jean-Charles de

Giuseppe Albenga

Nato a Dax (Guascogna) il 4 marzo 1733, morto a Parigi il 20 febbraio 1799. Compiuti gli studî al collegio della Flèche, divenne nel 1756 ufficiale del genio, e l'anno seguente, come aiutante di campo del maresciallo di Maillebois, fu alla battaglia di Hastenbeck. A quest'epoca risalgono i suoi primi studî di balistica esterna, ai quali seguirono altre ricerche sulla resistenza dei fluidi e sulla costruzione di ruote idrauliche. Si occupò anche del calcolo delle variazioni. Questi studî gli valsero la nomina a membro dell'Accademia delle scienze. Ufficiale del porto di Brest nel 1767, s'imbarcò nel 1771 sulla Flore, con l'incarico di studiare gli orologi nautici; nel 1774 e nell'anno seguente fu alle Azzorre, alle Isole del Capo Verde e sulla costa africana, occupandosi di problemi di navigazione e di rilevamento. Nominato tenente di vascello nel 1775, ebbe nel 1776 l'incarico di determinare con esattezza la posizione delle Canarie, il che fece ideando nuovi metodi e perfezionando strumenti astronomici nautici. Nel 1778 e nel 1779 prese parte alla guerra navale col conte di Estaing, nel 1781 ebbe il comando del vascello Le Guerrier, nel 1782 del Solitaire, vascello con 72 cannoni, col quale scortò e sbarcò truppe alla Martinica. Assalito dagli Inglesi nel ritorno, venne fatto prigioniero dopo lungo combattimento, ma fu trattato con molti riguardi e rilasciato libero sulla parola. Tormentato da malattie durante gli ultimi anni della sua vita, non abbandonò tuttavia le ricerche scientifiche: nel 1796 fu nominato ispettore della Scuola degli allievi ingegneri di Parigi, e nel 1798 membro del Bureau des Longitudes.

Molto contribuì al progresso dell'arte nautica, liberandola dall'empirismo: ma le sue ricerche più importanti sono nel campo dell'idraulica teorica e pratica. Le sue pubblicazioni di maggior molc sono Voyage fait par ordre du Roi en 1771-72 (voll. 2, Parigi 1778); Description et usage du cercle de reflexion (Parigi 1787). Con Méchain e Delambre attese alla misura dell'arco di meridiano, eseguita allo scopo di fissare la lunghezza del metro.

Bibl.: Lefèvre-Gineau, Notice sur la vie de Ch. Borda, Parigi 1800.

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