BODEL, Jean

Enciclopedia Italiana (1930)

BODEL, Jean

Vincenzo De Bartholomaeis

Troviero francese della fine del sec. XII, nativo di Arras. Si conosce di lui un rimaneggiamento dell'antica chanson de geste Les Saisnes, e gli si attribuisce una diecina di fabliaux (Barat et Haimet, Brunain la vache au prêtre, Le convoiteux et l'envieux ecc.). B. sembra inoltre sia l'inventore di una forma poetica originale: il Congé: il povero poeta, attaccato dalla lebbra, prima di lasciare il mondo, manda l'addio ai suoi amici di Arras in una composizione di quaranta stanze. Tale forma ebbe imitatori, nella stessa Arras, in Baude Fastoul e Adam de la Hale. È di B., infine, una composizione drammatica: il Jeu de saint Nicolas, in cui, non ostante il carattere religioso, entra in larga misura l'elemento profano.

Bibl.: V. Petit de Julleville, Les Mystères, Parigi 1880, I, p. 95 segg., II, p. 221 segg.; E. Raynaud, Les Congés de J. B., in Romania, IX, p. 216 segg.; G. Parigi, La littér. franç. au m.-â, Parigi 1890, pp. 21, 24, 43, 76, 127, 132, 166, 168.

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