ROBARDS, Jason Jr

Enciclopedia del Cinema (2004)

Robards, Jason Jr (propr. Jason Nelson Jr)

Francesca Vatteroni

Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 26 luglio 1922 e morto a Bridgeport (Connecticut) il 26 dicembre 2000. Grande interprete teatrale, nel corso della sua carriera continuò a preferire il palcoscenico al grande schermo, ove il suo notevole talento risultò però evidente anche in ruoli secondari, nei quali, grazie allo sguardo intenso e al volto rude (spesso paragonati a quelli di Humphrey Bogart) interpretò prevalentemente personaggi severi e decisi, che suscitano timore ma sanno anche essere sensibili e ricchi di umanità. Come miglior attore non protagonista ottenne due Oscar, nel 1977 per All the President's men (1976; Tutti gli uomini del presidente) di Alan J. Pakula e nel 1978 per Julia (1977; Giulia) di Fred Zinnemann. Al Festival di Cannes per Long day's journey into night (1962; Il lungo viaggio verso la notte) di Sidney Lumet vinse il premio come miglior attore insieme a Dean Stockwell e Ralph Richardson.

Figlio del noto attore teatrale e cinematografico Jason Nelson Robards Sr, dopo il diploma alla Hollywood High School (1939) si arruolò nella marina militare, dove rimase fino al 1946; durante la Seconda guerra mondiale venne coinvolto nell'attacco giapponese contro la base di Pearl Harbor e partecipò alla battaglia di Guadalcanal. Finita la guerra, seguì nel 1946-47 i corsi dell'American Academy of Dramatic Arts di New York, iniziando una brillante carriera teatrale, proseguita sino ai primi anni Novanta, nel corso della quale lavorò spesso come direttore di scena e talvolta come regista; ricevette nel 1959 un Tony Award. Di rilievo fu anche l'attività di attore radiofonico (dal 1948) e televisivo (dal 1959); per quest'ultima ottenne agli Emmy quattro nominations (1964, 1976, 1978, 1980) e un premio (1988).

Nel cinema debuttò tardivamente, a trentasette anni. Dopo i melodrammi The journey (1959; Il viaggio) di Anatole Litvak e By love possessed (1961; Ossessione amorosa) di John Sturges, si mise in evidenza interpretando uno psichiatra in Tender is the night (1961; Tenera è la notte) di Henry King, da F.S. Fitzgerald, e riproponendo in Long day's journey into night il personaggio che aveva già portato sulle scene. Alternò quindi film di diverso genere: poliziesco, con The St. Valentine's day massacre (1967; Il massacro del giorno di San Valentino) di Roger Corman; brillante, con The night they raided Minsky's (1968; Quella notte inventarono lo spogliarello) di William Friedkin; bellico, con Tora! Tora! Tora! (1970) di Richard Fleischer. Ma si mise in luce soprattutto nei western, tra i quali Hour of the gun (1967; L'ora delle pistole o Vendetta all'OK Corral) di Sturges, C'era una volta il West (1968) di Sergio Leone, nel ruolo di sorprendente umanità del pistolero Cheyenne con cui ottenne un grande successo, il crepuscolare The ballad of Cable Hogue (1970; La ballata di Cable Hogue), di cui fu protagonista, e Pat Garrett and Billy the Kid (1973; Pat Garrett e Billy the Kid) entrambi di Sam Peckinpah, Comes a horseman (1978; Arriva un cavaliere libero e selvaggio) di Pakula. Alternò inoltre a opere commerciali di modesto valore altre di grande impegno politico e sociale: Johnny got his gun (1971; E Johnny prese il fucile) di Dalton Trumbo, in cui è il padre dell'infelice protagonista; All the President's men, nel ruolo del direttore del "Washington Post"; Julia, in quello dello scrittore Dashiell Hammett; The day after (1983; The day after ‒ Il giorno dopo) di Nicholas Meyer, nella parte di un chirurgo travolto dall'olocausto nucleare; due film di Jonathan Demme, Melvin and Howard (1980; Una volta ho incontrato un miliardario), acuta critica della società americana in cui è il produttore Howard Hughes e che gli valse la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista, e Philadelphia (1993), dove impersona un potente avvocato pieno di pregiudizi nei confronti dei malati di AIDS; Reunion (1989; L'amico ritrovato) di Jerry Schatzberg, dal romanzo di F. Uhlman, nel ruolo struggente di un ebreo che, tornato in Germania a cinquant'anni dalla Shoah, scopre che il suo compagno di gioventù è stato giustiziato per aver partecipato all'attentato contro A. Hitler; Magnolia (1999) di Paul Thomas Anderson, sua ultima intensa interpretazione, in cui è un magnate della televisione in fin di vita il cui carattere duro e crudele incute ancora timore. Dal 1961 al 1973 era stato sposato con l'attrice Lauren Bacall.

Bibliografia

Jason Robards remembered: essays and recollections, ed. S.A. Black, Jefferson (NC) 2002.

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