Dibbets, Jan

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Operatore artistico olandese (n. Weert 1941). Formatosi presso l'accademia di Tilburg, ha subito dapprima l'influsso di pittori come Y. Klein e P. Manzoni. Abbandonate le tecniche tradizionali della pittura, dal 1967 si è dedicato a operazioni ambientali o di land art, documentate per mezzo della ripresa fotografica, in cui appare subito dominante l'interesse per i problemi della percezione (Correzioni prospettiche, 1967-69). Sviluppando poi tale interesse in un ambito più propriamente concettuale, e adottando la fotografia come mezzo diretto di espressione, ha presentato opere formate da sequenze di immagini di uno stesso soggetto, ripreso in diverse ore del giorno o secondo angolazioni diverse, che invitano non tanto a una fruizione estetica quanto a una riflessione sul tema centrale della convenzione della visione (Orizzonte-mare, 1970; Struttura dell'acqua, 1975; numerosi progetti, film e videonastri). Si ricordano inoltre: San Casciano Ceiling (1980); Spoleto Duomo (1982); Four Courts, Dublino (1983-84); Cupola (1985-86).

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