Tobin, James

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Economista statunitense (Champaign, Illinois, 1918 - New Haven 2002). Tra i più importanti rappresentanti della teoria macroeconomica d'ispirazione keynesiana sin dagli anni Sessanta del Novecento, T. sviluppò e approfondì i suoi filoni di ricerca, assumendo spesso il ruolo di difensore della tradizione keynesiana nei confronti degli attacchi e delle critiche provenienti dal monetarismo e dalla ''nuova macroeconomia classica''. Nel 1981 gli venne conferito il premio Nobel per l'economia per i suoi studi di teoria monetaria.

Vita

Formatosi presso la Harvard University, qui compì anche le prime esperienze d'insegnamento (1946-1950); dal 1955 insegnò economia politica alla Yale University. Membro dell'American Economic Association, di cui fu anche presidente (1971), e dell'Econometrics Society, ebbe un ruolo di primo piano nella direzione dell'economia americana come consulente del Federal Reserve System, del Dipartimento del Tesoro, ma soprattutto come membro del President's council of economic advisors (1961-62), durante l'amministrazione Kennedy. Fu condirettore di Econometrica e della Revue of economic studies.

Pensiero

Il suo contributo maggiore alla teoria monetaria è costituito dagli studi sulla domanda di moneta e dall'analisi delle scelte di portafoglio in cui, pur considerando, a differenza di quanto fatto da Keynes, un'ampia gamma di alternative finanziarie alla moneta, pervenne a conclusioni tipicamente keynesiane, nel senso che le variazioni della quantità di moneta in circolazione spiegano i loro effetti solo attraverso il tramite della struttura dei tassi d'interesse. Nel corso della seconda metà degli anni Novanta è stata ripresa in considerazione da parte degli organismi internazionali di promozione dello sviluppo la proposta formulata nel 1972 da T. di introdurre una imposta di tasso ridotto sulle transazioni di cambio di divisa, avente lo scopo di scoraggiare la circolazione finanziaria meramente speculativa. Tale imposta, denominata Tobin tax, pur essendo considerata una cosiddetta "tassa buona" in grado di produrre benefici effetti sociali, non è mai stata introdotta.

Opere

Tra le opere: National eco nomic policy (1966); Essays in economics. I. Macroeconomics (1971), II. Consumption and econometris (1975); The new economics, one decade older (1974); Asset accumulation and economic activity (1980; trad. it. 1982); Theory and policy (1982). T. raccolse i suoi principali scritti dal 1980 nei quattro volumi Essays in economics: national and international (1996) e curò Economics, events, ideas, and policies (2000).

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