ENSOR, James

Enciclopedia Italiana (1932)

ENSOR, James

Marguerite Devigne

Pittore e incisore, nato a Ostenda il 13 aprile 1860 da padre inglese e madre belga. Fu allievo dell'Accademia di belle arti di Bruxelles dal 1877 al 1880 e tra i fondatori del famoso gruppo brussellese "I XX", la cui prima esposizione avvenne nel 1884. L'E. ha esposto spesso all'estero: Parigi (1882, 1909); Venezia (1901): Monaco (1901,1909); Berlino (1903,1908); Roma (1911); ecc. Il lumaio (1880, museo di Bruxelles) mostra l'influenza che il Manet esercitò sui primi lavori dell'artista, il quale, però, prestissimo affermò la sua personalità, una delle più audaci, bizzarre e originali dell'arte moderna. Il suo colore s'è andato sempre più schiarendo e purificando; tuttavia è agli anni intorno all'80 che risalgono alcune delle sue migliori opere: La Dame à l'éventail, Il cavolo, Musica russa, ritratto del padre (1881), ritratto della madre, Maschere scandalizzate (1883), tutte nel museo di Bruxelles e la Mangiatrice d'ostriche (1882), nel museo d'Anversa. Nel 1882 eseguì la Raie (collez. Ch. Franck), che ha ripreso in un quadro più chiaro e vibrante nel 1892 (museo di Bruxelles), e ancora un'altra volta nel 1908 (coll. Jussiant). Dal 1885 appaiono le composizioni umoristiche e macabre. Le Maschere davanti alla morte (1888, coll. G. Born), la Sorpresa della maschera Wouse (1889, museo di Anversa) e Maschere bizzarre (1892, museo di Bruxelles) sono tra le più belle e celebri. L'E. ha eseguito anche paesaggi e fiori Le sue acqueforti ripetono i generi della sua pittura, più numerosi i soggetti religiosi interpretati nella maniera particolare e umoristica propria dell'artista. Lo stesso si può dire dei disegni, che comprendono composizioni allegoriche dei sette peccati mortali (1902) e una serie destinata a illustrare la Vita di Cristo (1910). Nel 1929, nel Palazzo delle belle arti di Bruxelles, è stata organizzata una grande mostra di tutta la sua produzione; contava 337 quadri, 125 acqueforti e 325 disegni.

L'E. è il capo riconosciuto della giovane scuola belga. Ha dipinto gli scenarî, composta la musica e diretta l'esecuzione del suo balletto-pantomima: La gamma d'amore.

Bibl.: B. Rousseau, E. Bacs, Ch. Beck, L. Delattre e altri, J. E., peintre et graveur, Parigi 1899; H. v. Garvens-Garvensburg, J. E., Hannover 1913; E. Verhaeren, J. E., Bruxelles 1908; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, X, Lipsia 1914; Catalogue de l'exposition de J. E., Bruxelles, 7-18 gennaio 1920, Catalogue de la vente de l'øuvre gravé de J. E., 17 décembre 1925 (Galerie Giroux, Bruxelles); J. E. (catalogo dell'esposizione retrospettiva della sua opera con pref. di F. Fosca), Bruxelles 1929; Catalogues de la peinture moderne aux Musées royaux des Beaux-Arts de Bruxelles (1927) et d'Anvers (1925).

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