BEUGNOT, Jacques-Claude

Enciclopedia Italiana (1930)

BEUGNOT, Jacques-Claude

Luigi Foscolo Benedetto

Nacque il 21 luglio 1761 a Bar-sur-Aube; morì a Bagneux il 24 giugno 1835. Partecipò direttamente alle diverse esperienze politiche della Francia dallo scoppio della Rivoluzione alla seconda restaurazione borbonica, lasciandoci con la sua vita e con le sue Memorie (1783-1815) un esempio abbastanza tipico della disinvolta praticità, dello scetticismo bonario, talvolta brillante, con cui tanta parte della Francia seppe conciliare con gli eventi eccezionali il suo conservatorismo profondo, appena venandolo di qualche idea liberale. Deputato (dal sett. 1791) alla Legislativa, vi assecondò le tendenze moderate, eclissandosi dopo il 10 agosto; divenuto sospetto, fu imprigionato (1793) e lo liberò la reazione termidoriana. Rientrò nella vita pubblica dopo il colpo di stato del 18 brumaio, grazie alla protezione dei Bonaparte: servì egregiamente come prefetto (prima della Senna Inferiore, e poi del Nord) la politica interna del dittatore; fu ministro delle Finanze nel breve regno di Vestfalia; nel febbraio 1810 fu creato conte dell'Impero. Ciò non gl'impedì di riassumere, nel 1829, le sue idee su Napoleone con le note parole: "L'épée d'un soldat heureux réduisit la France au silence et à la gloire. Ni l'un ni l'autre n'étaient le bonheur". Ciò non gl'impedì soprattutto di salutare in Luigi XVIII il liberatore: ministro degli Interni nel governo provvisorio, ebbe da Luigi XVIII la direzione generale della polizia, e poi, al momento stesso in cui l'imperatore lasciava l'isola d'Elba il portafoglio della Marina. Dopo i Cento giorni, fu tenuto, garbatamente, lontano dal governo. Due volte deputato (1816, 1819), si dimise nel 1820. Luigi Filippo lo creò pari di Francia. Si può vedere riassunto il suo ideale politico, senza dubbio sincero, di "libertà saggia e bene ordinata", nei due caratteristici articoli, Pairie e Police, ch'egli diede (1829 e 1830) alla Encyclopédie moderne del Courtin (XII, pp. 433-442; XIX, pp. 465-487).

I Mémoires du comte Beugnot, ancien ministre furono pubblicati dal conte Alberto Beugnot suo nipote, Parigi 1866, voll. 2 (2ª ed., 1867-68; 3ª ed., 1889). Interessante la parte relativa al granducato di Berg, di cui il Beugnot fu amministratore. Da segnalarsi pure le pagine sugli ultimi tempi dell'Impero e sui primi tempi della Restaurazione. Sulla sua attività di deputato si veda Chambre des députés - Impressions ordonnées, per le sessioni dal 1815 al 1821. Degna di particolare menzione la Opinion de M. le comte Beugnot sur le projet de loi relatif à la répression des abus de la liberté de la presse prononcée dans la séance du 12 déc. 1817. Alle Archives Nationales sono conservati diversi opuscoli, discorsi e lettere del conte B., tra cui La contre-révolution à Troyes après le 9 thermidor

Bibl.: E. Dejean, Un préfet du Consulat, Parigi 1907; E. Welvert, Napoléon et la police d'après les rapports du comte Beugnot au roi Louis XVIII, Parigi 1913.

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