ISTERESI

Enciclopedia Italiana (1933)

ISTERESI (dal gr. ὕστερον "dopo")

Aroldo De Tivoli

Si suol dire, in fisica, che ha luogo il fenomeno dell'isteresi, quando il valore istantaneo che assume una grandezza, in dipendenza da certe altre, è determinato, oltre che dai valori che queste hanno all'istante considerato, anche da quelli che hanno avuto in precedenza. Particolarmente interessanti sono l'isteresi elastica (v. elasticità; ereditarietà meccanica) e quella magnetica (v. magnetismo).

Isteresi elastica. - Supponiamo di far percorrere, p. es., a una sbarra un ciclo completo, cioè supponiamo di deformarla con forze prima continuamente crescenti, poi decrescenti fino a tornare al valore iniziale. Se la sbarra fosse perfettamente elastica, si troverebbe che le deformazioni sono proporzionali alle forze, istante per istante, ed eguali per un dato valore della forza, tanto nel periodo in cui questa cresce quanto nel periodo in cui decresce, ma se realmente si eseguisce l'esperienza e si riportano su due assi le forze applicate f e le deformazioni subite d, si viene a ottenere un grafico del tipo di quello riportato in fig. 1, dove le frecce indicano il senso di percorrenza del grafico, dal quale si vede come le deformazioni siano, a parità di forza, maggiori quando in periodi precedenti la sbarra è stata sottoposta a sforzi più grandi, che non nel caso contrario. Il ciclo OABC si dice ciclo d'isteresi e l'area che racchiude dà una misura del lavoro dissipato per far percorrere il ciclo al campione, area che sarebbe nulla se il corpo fosse stato perfettamente elastico.

Isteresi magnetica. - Se si pone in un campo magnetico H del ferro e si misura l'intensità di magnetizzazione I assunta al variare del campo, riportando sulle ascisse H e sulle ordinate I, si ottiene un grafico il cui andamento è riprodotto nella fig. 2, dalla quale appare chiaramente come i valori di I dipendano non solo da H, ma anche dai valori precedentemente assunti da I. Anche qui l'area racchiusa dal ciclo d'isteresi misura il lavoro dissipato per far compiere il ciclo al campione.