SALOMONE, ISOLE

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

SALOMONE, ISOLE.

Marco Maggioli
Vincenzo Piglionica

– Demografia e geografia economica. Storia.

Isole Salomone

Demografia e geografia economica di Marco Maggioli. – Stato insulare dell’Oceania, nell’Oceano Pacifico occidentale. La popolazione (515.870 ab. al censimento del 2009; 572.865 ab., secondo una stima UNDESA, United Nations Department of Economic and Social Affairs, del 2014) cresce a un ritmo intenso (2,7% annuo, nel periodo 2005-10; 2,1% annuo, nel periodo 2010-15) per l’elevata natalità (30,8‰ nel 2013) e la bassa mortalità (5,6‰). La capitale, Honiara (64.609 ab. nel 2009), è l’unica città di un certo rilievo demografico ed economico. L’agricoltura, fondata sulla coltivazione della palma (da cocco, da olio e da sago), occupava nel 2012 il 67% della forza lavoro. Il settore secondario è quasi del tutto assente, mentre il terziario si limita alle attività turistiche (23.000 ingressi nel 2011).

Indicatori economico-sociali

Storia di Vincenzo Piglionica. – Reduci da un conflitto civile (1998-2003) e da una stagione di tensioni e violenze, alla fine del primo decennio del 21° sec. le I. S. miravano al raggiungimento di una maggiore stabilità politica. In tale quadro si inserì l’iniziativa del governo presieduto da Derek Sikua, che nel 2009 presentò un Libro bianco di proposte per lo sviluppo di una governance efficace, il rafforzamento del sistema partitico, la riforma del sistema elettorale e delle modalità di elezione del primo ministro. Sempre nel 2009, si insediò una Commissione per la verità e la riconciliazione, con l’obiettivo di individuare le cause degli scontri tra il 1998 e il 2003 e indagare le violazioni dei diritti umani perpetrate durante il conflitto; per combattere la corruzione, assai radicata nel Paese, fu inoltre istituita una task force. Durante il governo Sikua, primo ministro dal dicembre 2007 dopo il voto di sfiducia parlamentare contro il premier Manasseh Sogavare, migliorarono anche le relazioni delle I. S. con l’Australia: l’esecutivo rimosse infatti il procuratore generale Julian Moti, che l’Australia intendeva processare per presunti abusi sessuali su minori; i procedimenti aperti contro di lui dopo l’estradizione furono tuttavia interrotti nel 2011, essendo stato considerato illegale il trasferimento a Brisbane dell’imputato.

Nelle elezioni di agosto 2010, la maggioranza relativa dei seggi (19) fu conquistata da candidati indipendenti e l’incarico di premier fu affidato a Danny Philip, veterano della politica del Paese. Philip rimase tuttavia in carica solo fino al novembre 2011: accusato di malversazione di fondi, il premier decise di rassegnare le dimissioni prima che il Parlamento votasse una mozione di sfiducia nei suoi confronti, venendo sostituito da Gordon Darcy Lilo. Sotto il governo di Lilo, nel luglio 2013, iniziò il progressivo ritiro della componente militare della RAMSI (Regional Assist ance Mission to Solomon Islands), la missione regionale di assistenza a guida australiana presente nel Paese dal 2003. Essa rimaneva comunque attiva come missione di polizia.

A causa delle piogge torrenziali, nell’aprile del 2014 il Paese fu colpito da gravi inondazioni che danneggiarono le abitazioni e le infrastrutture, con ricadute anche sulle attività economiche.

Nel novembre 2014, le I. S. tornarono al voto: i candidati indipendenti si aggiudicarono 32 seggi su 50, il premier uscente Lilo non fu rieletto in Parlamento e Sogavare assunse per la terza volta l’incarico di primo ministro.

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