REED, Ishmael

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1994)

REED, Ishmael

Fedora Giordano

Scrittore afroamericano, nato a Chattanooga (Tennessee) il 22 febbraio 1938. Dopo studi universitari irregolari, si unisce all'avanguardia intellettuale nera, nella quale emerge sia per l'originalità della vena satirica, rivolta contro qualunque gruppo di potere, sia per la tecnica del romanzo in cui mette in gioco miti, testi e linguaggio, scomponendoli e ricomponendoli nei modi surreali della narrativa post-moderna. The free-lance pallbearers (1967) è una parodia del tradizionale romanzo sull'iniziazione del nero al mondo del potere bianco, strutturata però come un feroce attacco al presidente degli Stati Uniti L. Johnson. Yellow back radio broke down (1969) pone il dibattito sul ruolo etico ed estetico dello scrittore afroamericano come un confronto di eroi da western in cui il nero cow-boy Lupo Mannaro Kid riesce ad avere la meglio per la sua magica capacità di manipolare linguaggio e realtà.

Di qui R. parte per elaborare in poesia (Catechism of a neoamerican hoodoo church, 1970; Conjure, 1972; Chattanooga, 1973; A secretary to the Spirits, 1978) e in saggi (Shrovetide in old New Orleans, 1978) un'estetica ''neo-hoodoo'' per cui lo scrittore-stregone è libero di mescolare sincretisticamente gli ingredienti del testo come per una ricetta magica, e di attingere al folklore afroamericano, ai miti egizi, alle radici africane, al vudù haitiano un punto di vista che sovverta la realtà ''euroamericana'' svelandone la complessità etnica e pluriculturale. Il più riuscito e divertente risultato di queste teorizzazioni è Mumbo Jumbo (1972; trad. it., 1981): attraverso una sapiente costruzione di sub-testi, pre-testi, narrazioni entro narrazioni, R. trasforma la storia dell'Occidente in un intreccio poliziesco in cui bande di incappucciati tramano contro il principio dionisiaco rappresentato dalla danza estatica del vudù, che con i suoi loa (cioè le sue figure divine) formerebbe un pantheon sincretistico più ricco e significativo di quello elaborato dalla tradizione giudaico-cristiana. L'investigatore Papa La Bas (loa che presiede al crocevia cosmico) torna ancora in The last days of Louisiana Red (1974), in cui sul pre-testo dell'Antigone s'innesta una lotta di bande criminali, che assume i caratteri di una satira ai generi letterari e alle loro trasformazioni, dalla tragedia greca al dramma moderno al musical. Flight to Canada (1976) rifà il verso a La capanna dello zio Tom, mentre il protagonista attinge sia alla magia hoodoo che a quella degli indiani Tlingit. I problemi delle minoranze etniche sono al centro dei saggi di God made Alaska for the Indians (1982), di Reckless eyeballing (1986), di Writin' is fightin' (1988) e di Airing dirty laundry (1993). Con i romanzi The terrible twos (1982) e The terrible threes (1989) R. inaugura un nuovo ciclo satirico sulla politica e l'economia americana, che l'estetica ''neo-hoodoo'' e ''Rastafari'' vede regolate da una mentalità infantile e pasticciona da bambini di due e tre anni. Nel romanzo più recente, Japanese by spring (1993), R. propone, in moduli arieggianti situazioni autobiografiche, una diagnosi satiricamente amara della crisi d'identità culturale in atto nel mondo universitario − mondo che R. ben conosce, avendo insegnato fin dal 1967 in vari atenei statunitensi, in particolare alla Columbia di New York (1983), ad Harvard (1987) e alla University of California di Santa Barbara (dal 1988) −, crisi connessa a una più generalizzata e perciò decisamente inquietante condizione di crescente subalternità della cultura nei confronti di prepotenti esigenze commerciali.

Bibl.: P. Boitani, Prosatori negri americani del Novecento, Roma 1973; J. Klinkowitz, Literary disruptions, Urbana (Ill.) 1975; J. Weixlmann, R. Fikes jr., I. Reed, Mapping out the Gumbo works: an Ishmael Reed bibliography, in Black American Literature Forum, primavera 1978; F. Giordano, Ishmael Reed, in Novecento americano, a cura di E. Zolla, Roma 1981, pp. 577-95; E.A. Settle, Ishmael Reed: A primary and secondary bibliography, Boston 1982; R. Martin, Ishmael Reed and the new black aesthetic critics, Londra 1986.

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