Scalza, Ippolito

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Scultore e architetto (Orvieto 1532 circa - ivi 1617). Dal 1554 fu collaboratore di Raffaello da Montelupo e dal 1567 capomaestro del duomo di Orvieto, dove sono anche conservate le sue opere scultoree più importanti: Pietà (1579), teatrale versione del tema michelangiolesco; Ecce homo (1608). Progettò e curò l'ornamentazione in stucco di tutte le cappelle e di altre parti dell'interno del duomo, per il quale dette anche disegni di riammodernamento con nuovi pilastri sormontati da capitelli ionici (museo dell'Opera del duomo). Sempre a Orvieto progettò i palazzi Clementini e Buzi, poi Mercedari, in forme sangallesche. Fu consultato per l'erezione della cupola della chiesa della Consolazione di Todi. Un Francesco S., forse suo fratello, lavorò al duomo di Orvieto tra il 1580 e il 1620.

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