INGAUNI

Enciclopedia Italiana (1933)

INGAUNI

Pietro Baroccelli

. Popolazione ligure di navigatori esercitanti commercio e pirateria. Estesa per vasta zona nella Riviera di Ponente intorno al capoluogo Albingaunum (Albenga), e sul sovrastante Appennino. Erano finitimi a occidente gl'Intimili, intorno ad Album Intimilium (Ventimiglia). A Oriente, nella regione di Savona e di Vado, era la piccola popolazione dei Sabati. Su tutti, gl'Ingauni esercitavano indubbia supremazia. Appaiono essi primamente nella storia durante la guerra annibalica, rivali dei Genuenses fedeli ai Romani, in lotta con gli Epanteri Montani (abitanti le alte valli della Bormida e del Tanaro) e alleati (205 a. C.) col cartaginese Magone, sbarcato a Savona. L'anno 201 strinsero un foedus con Roma. Ma l'anno 185 sono di nuovo in lotta: il console Appio Claudio, dopo aver riportato alcuni successi, ne devastò il paese. La vittoria decisiva fu riportata l'anno 181 nello stesso territorio ingauno da L. Emilio Paolo. Gli Ingauni, privati di parte delle loro navi, tornarono alleati di Roma. La pacificazione fu compiuta l'anno seguente e in questa occasione gl'Intimili si trovano nominati per la prima volta come distinti dagli Ingauni. Agl'Ingauni, ormai acquisiti dai Romani all'opera di penetrazione nell'estrema Italia occidentale, sembra siano state assegnate terre tolte ai Montani. Però la romanizzazione fu lenta: la via lungo la Riviera di Ponente, la Iulia Augusta, poté essere condotta soltanto da Augusto dopo la pacificazione delle genti alpine.

Bibl.: E. Pais, Romani ed Ingauni, in Dalle guerre puniche a Cesare Augusto, parte 2ª, Roma 1918.

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