Tessile, industria

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

tessile, industria

Haya al shawwa

Settore industriale che si occupa della produzione dei prodotti t., e cioè della preparazione delle fibre naturali e sintetiche, della produzione dei filati (filatura) e della trasformazione dei filati in tessuti (tessitura).

Catena produttiva e centralità del consumo

L’industria t. è un’attività manifatturiera importante dal punto di vista economico perché racchiude un insieme di aspetti tra loro molto diversi. Dal punto di vista produttivo, la catena di fornitura comincia con l’approvvigionamento delle risorse e la lavorazione delle materie prime, per passare poi alla fase di produzione e trasformazione e terminare con la distribuzione del prodotto e la vendita. Dal punto di vista commerciale, l’intera catena è trainata dalla richiesta dei consumatori, le cui scelte di acquisto vengono regolarmente monitorate attraverso un sistema di lean retailing, che raccoglie le informazioni direttamente dai centri commerciali e le trasmette alle aziende produttrici. Nell’industria t., dove i tempi di produzione sono più elevati rispetto all’industria dell’abbigliamento, svolgono un ruolo rilevante l’investimento in capitale e il lavoro specializzato.

L’Europa e il mercato mondiale

L’industria t. costituisce una componente fondamentale del settore manifatturiero europeo in termini di produzione, creazione di valore aggiunto e occupazione. Anche se tra il 2000 e il 2008 la quota di mercato dei Paesi europei è diminuita a livello globale, l’Unione Europea (UE-27) ha mantenuto la posizione di leader. Il relativo declino è stato causato dalla liberalizzazione del mercato, a seguito della graduale abolizione dei contingentamenti previsti dall’Agreement on Textiles and Clothing (ATC), l’Accordo Multifibre siglato nel 1974. Inoltre, dall’altro lato, alcuni Paesi extraeuropei, in grado di produrre a costi più bassi, come la Cina, la Turchia e l’India, hanno accresciuto notevolmente le loro quote di esportazioni verso la UE, processo, questo, di cui ha beneficiato in particolare la Cina, per via di bassi costi del lavoro, elevata produttività e un indice di specializzazione verticale che consente a questo Paese di realizzare all’interno la quasi totalità delle fasi di lavorazione dei prodotti.

L’industria tessile italiana è la maggiore in Europa. Le attività che esprimono i livelli più elevati in termini di occupazione e di valore delle esportazioni sono concentrate in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, che totalizzano il 60% della forza lavoro impiegata e l’80% delle esportazioni del settore. In ciascuna di queste Regioni l’attività t. presenta caratteristiche strutturali proprie, in termini di qualità e tipologia di prodotti, livello di integrazione tra imprese e numero di committenti.

Haya al Shawwa

industriatessile

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

TAG

Industria tessile

Unione europea

Emilia-romagna

Lombardia

Turchia