Alimentare, industria (o industria agroalimentare)

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

alimentare, industria (o industria agroalimentare)


alimentare, industria (o industria agroalimentare)  Insieme di tutte le imprese che si dedicano alla produzione di bevande o alla realizzazione di altri prodotti finiti e semilavorati attraverso la lavorazione e la trasformazione di prodotti provenienti da attività primarie quali l’agricoltura (➔), la zootecnica, la silvicoltura e la pesca, destinati al consumo più o meno immediato da parte degli esseri umani o degli animali.

Originariamente, queste trasformazioni avevano carattere tipicamente artigianale e agricolo ed erano considerate attività agrarie, perché si svolgevano in un’azienda agricola. Successivamente, si sono adottati processi industriali per la produzione degli alimenti e la trasformazione delle materie prime in prodotti, meccanizzando le operazioni e razionalizzando le fasi dei processi.

Tipologie di aziende alimentari

Le aziende a. si distinguono in industrie di prima trasformazione (per es. dell’estrazione degli oli, molitoria, saccarifera) e di seconda trasformazione (quelle che utilizzano i semilavorati delle industrie del primo tipo, come le industrie dolciarie e della birra). Nel caso delle industrie lattiero-casearie, prodotti di prima trasformazione sono il latte fluido pastorizzato e sterile, la crema, il burro, le conserve di latte e i formaggi; mentre prodotti di seconda trasformazione sono i gelati, i latti umanizzati e dietetici, il siero in polvere, le proteine da siero, il lattosio e i formaggi fusi. Dal punto di vista tecnologico, le aziende a. si distinguono in estrattive (produzione di farina dai cereali e di zucchero da bietole), fermentative (produzione del vino, della birra e dei formaggi), conserviere e quelle basate su operazioni fisiche e meccaniche (industria dolciaria, del caffè e così via).

Classificazioni.  Sono state adottate diverse classificazioni, come per es. quella dell’ISTAT, che identificano la tipologia delle attività produttive in funzione dei materiali usati e/o prodotti (carne e alimenti a base di carne; pesce, crostacei e molluschi; frutta e ortaggi; oli e grassi vegetali e animali; latte e derivati del latte; granaglie, amidi e prodotti amidacei; prodotti da forno e farinacei; zucchero; cacao, cioccolato, caramelle e confetterie; tè e caffè; condimenti e spezie; pasti e piatti preparati; omogeneizzati e dietetici; alimenti per animali). La classificazione ATECO (➔) 2007 include nell’industria a. la produzione di vari prodotti intermedi, da non considerare allo stesso livello di quelli a. in senso stretto (per es., pellame proveniente dai macelli, panelli provenienti dalla produzione di olio) e raggruppa, in apposite categorie, le aziende dell’industria delle bevande (suddivisa in alcoliche da distillazione, alcoliche da fermentazione, analcoliche, acque minerali) e del tabacco.

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