IMPOSIZIONE delle mani

Enciclopedia Italiana (1933)

IMPOSIZIONE delle mani (gr. χειροϑεσία ovvero χειροτονία lat. impositio manuum)

Giuseppe De Luca

Rito sacramentale e cerimonia frequentissima nella liturgia cattolica, variamente compiuta e di vario valore a seconda delle occasioni. Consiste nell'imporre, o tener sollevate sul capo del fedele o una sola o ambedue le palme della manoi col dorso della mano in su. L'usanza, largamente attestata nella Bibbia, simboleggiava da principio invocazione di grazie, benedizione, poi anche conferimento di potere, iniziazione al sacerdozio, atto incoativo di consacrazione (nelle vittime), ecc. Nel NuovoTestamento, il gesto fu spesso compiuto da Gesù nell'atto del guarire i malattie con maggiore frequenza ripetuto dagli apostoli, per attrarre i favori celesti sui fedeli, e particolarmente nel conferimento della cresima (v. confermazione) e dell'ordine sacro (v.). Secondo la teologia cattolica l'imposizione delle mani, nell'atto dell'unzione, è materia essenziale del sacramento della cresima; nell'ordine sacro, per i latini, è per lo meno parte integrale del sacramento, per i greci è l'essenza stessa. Occorre altre volte l'imposizione delle mani, ma non assume mai l'importanza che essa ha nei casi citati, di cui trattano i libri liturgici della Chiesa latina e della orientale e, ai singoli luoghî, i commenti dei liturgici.

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