Immagine

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

immagine


immàgine [Der. del lat. imago -ginis] [LSF] (a) Concret., forma esteriore degli oggetti corporei, qual è percepita dalla vista (i. visiva od ottica). (b) Ancora concret., la forma di oggetti qual è fornita da un dispositivo fotografico o ottico (i. fotografica, cinematografica, microscopica, telescopica, ecc.), eventualmente passando attraverso segnali dedotti da un'i. ottica e un elaboratore di tali segnali (in tali passaggi intermedi può aversi un'i. non ottica in corrispondenza analogica con quella ottica: i. acustica, elettronica, ecc.: v. oltre). (c) Astrattamente, rappresentazione di enti mediante modelli, costrutti concettuali e simili. (d) Apparenza, segnale, grandezza che si presenta in vari dispositivi o procedimenti di calcolo e che ripete per qualche verso le caratteristiche di un oggetto o un segnale o una grandezza reale (antenna i., carica elettrica i., frequenza i., ecc: v. oltre). ◆ [ACS] I. acustica: l'immagine di un oggetto fornita da un processo nel quale intervengano onde sonore, per es., dal procedimento ecografico (v. ecografia). ◆ [MCF] I. aerodinamica: v. oltre: Metodo delle i. fluidodinamiche. ◆ [OTT] I. chimica: l'i. latente in un'emulsione fotografica impressionata: v. oltre: I. latente. ◆ [ALG] I. di un elemento di un insieme: dati due insiemi A e B e un'applicazione f:A→B, è l'elemento f(a) di B che corrisponde, secondo f, a un elemento dato a di A; il sottoinsieme f(A) di B, costituito dalle i. degli elementi di A, si chiama i. di A; si dice invece i. inversa, o controimmagine, di un dato elemento di B l'insieme dei punti di A che hanno tale elemento come i., e analogamente per la controimmagine di un sottoinsieme qualunque di B. ◆ [ALG] I. di uno strato: v. invarianti, teoria degli: III 284 e, f. ◆ [EMG] I. elettrica: di una carica o di una distribuzione di cariche rispetto a una superficie piana ξ, la carica o distribuzione di cariche che è l'immagine speculare di quella reale, come se ξ fosse uno specchio piano, ogni carica i. avente uguale valore assoluto e segno opposto rispetto alla corrispondente carica reale: v. oltre: Carica elettrica immagine. ◆ [ELT] [OTT] I. elettronica: la configurazione degli elettroni emessi da un fotocatodo o un fotomosaico su cui si formi un'i. ottica, che, a seconda dei casi, è resa visibile proiettandola su uno schermo elettrofluorescente oppure è sottoposta a successive elaborazioni: v. immagine, intensificatori e convertitori d': III 158 f. ◆ [FAF] I. euristica: guida alla rappresentazione di un oggetto (fisico, matematico, ecc.) con finalità spesso semplificativa, senza cioè che l'i. scelta comporti reali implicazioni teoriche sulle caratteristiche dell'oggetto medesimo: v. modello: IV 69 b. ◆ [MCF] I. fluidodinamica: v. oltre: Metodo delle i. fluidodinamiche. ◆ [OTT] I. gemella: v. olografia ottica: IV 228 f. ◆ [ELT] [OTT] I. intermedia: in un processo di formazione di i., ognuna delle i. che si formano nelle fasi intermedie del processo: per es., l'i. fornita dal-l'obiettivo di un telescopio e presentata all'oculare (e analogamente in un microscopio ottico), oppure l'i. elettronica fornita dal fotocatodo di un intensificatore d'i. o di un tubo di ripresa televisiva. ◆ [ALG] I. inversa: v. sopra: I. di un elemento di un insieme. ◆ [OTT] I. latente: nei processi di formazione di i. con fasi intermedie, l'i. presente in ognuna di queste fasi; per es., nel processo che porta alle i. fotografiche, l'i. costituita dalle modificazioni chimiche prodotte dalla luce nell'emulsione impressionata ma non ancora sviluppata, e analogamente per l'i. elettronica intermedia in un convertitore d'i., ecc. ◆ [OTT] I. obiettiva: quella data dal-l'obiettivo di un sistema ottico, spec. quando si vuole distinguerla da altre i. nel sistema, in partic., nel caso di strumenti per la visione, dall'i. oculare, quella che dell'i. obiettiva l'oculare dello strumento presenta all'occhio dell'osservatore. ◆ [OTT] I. ottica: quella costituita dall'insieme dei punti coniugati dell'insieme dei punti oggetto, dato da un sistema ottico; precis., punto i. di un punto oggetto P è il punto in cui s'incontrano tutti i raggi emergenti dal sistema che corrispondono a raggi uscenti da P; se tali raggi sono reali, si parla parimenti di i. reale, mentre se s'incontrano prolungamenti di raggi reali, si parla di i. virtuale; in realtà, di un punto oggetto si ha un'i., reale o virtuale, puntiforme soltanto se il sistema è stigmatico, perché altrimenti l'i. è costituita da più punti, formanti una zona più o meno estesa, ancorché in genere piccola. ◆ [OTT] I. primaria: (a) generic., in contrapp. a i. secondaria, l'i., tra quelle, di vario tipo, presenti in un sistema ottico a più componenti, alla quale si attribuisce la maggiore importanza; (b) con signif. specifico, relativ. a un sistema astigmatico: v. ottica geometrica: IV 388 f. ◆ [FME] I. radiologica convenzionale: v. diagnostica medica per immagini: II 109 d. ◆ [OTT] I. reale: v. sopra: I. ottica. ◆ [OTT] I. secondaria: con signif. generico e specifico, per i quali v. sopra: I. primaria. ◆ [TRM] [OTT] I. termica, o termografica: la rappresentazione dello stato termico di un oggetto fornita dal procedimento termografico: v. termografia infrarossa. ◆ [OTT] I. virtuale: v. sopra: I. ottica. ◆ [ELT] [OTT] Amplificatore di i.: lo stesso che intensificatore d'immagine: v. immagine, intensificatori e convertitori d': III 158 e. ◆ [ELT] Antenna i.: v. oltre: Teorema delle immagini. ◆ [ELT] Campionamento di un'i.: v. immagini, elaborazione di: III 165 e. ◆ [EMG] Carica elettrica i.: → carica. ◆ [ELT] [OTT] Codificazione di i.: v. immagini, elaborazione di: III 171 c. ◆ [ELT] [OTT] Conversione di i.: procedimento mediante il quale si trasformano in i. visibili quelle formate in un campo ottico diverso da quello visibile, per es. i. elettroniche o infrarosse, oppure anche i. visibili allo scopo di aumentarne la luminanza: v. immagine, intensificatori e convertitori d'. ◆ [ELT] [OTT] Elaborazione di i.: v. immagini, elaborazione di. ◆ [ELT] Frequenza i.: per un ricevitore (ma anche un analizzatore di spettro, ecc.) a eterodina o a supereterodina, accordato per ricevere segnali di frequenza f, è la frequenza f±fi, dove fi è la frequenza intermedia di conversione, ai quali esso è parimenti sensibile; questi segnali spuri vanno eliminati premettendo un amplificatore sufficientemente selettivo, accordato sulla frequenza utile f. ◆ [EMG] Impedenza i.: → quadripolo. ◆ [EMG] Metodo delle cariche i. nell'elettrostatica: → carica: C. immagine. ◆ [MCF] Metodo delle i. fluidodinamiche: deriva dal metodo delle cariche i. nell'elettrostatica e consente di ricavare speditamente informazioni sull'effetto prodotto da un corpo in una corrente fluida limitata da una superficie; consiste nel considerare insieme l'oggetto reale e una sua i. speculare rispetto alla detta superficie (i. fluidodinamica): per es., il comportamento di un aeromobile in fase di atterraggio (campo aerodinamico limitato dalla superficie del suolo) può essere studiato esponendo in una galleria del vento un modello rappresentante l'aeromobile e l'i. aerodinamica di esso, speculare rispetto al suolo (in grigio nella fig.). ◆ [ANM] Misura i.: v. misura e integrazione: IV 5 a. ◆ [ELT] [OTT] Modificazione di un'i.: v. immagini, elaborazione di: III 169 a. ◆ [ELT] [OTT] Ricostruzione di un'i.: v. immagini, elaborazione di: III 165 e. ◆ [ELT] [OTT] Ripristino di i. degradate: v. immagini, elaborazione di: III 170 b. ◆ [ELT] Teorema delle i.: rappresenta l'estensione del metodo delle cariche elettriche i. (v. sopra) alle antenne, affermando che a ogni antenna in prossimità di un suolo buon conduttore va associata un'antenna dentro il suolo (antenna i.) che è l'i. speculare di quella reale rispetto alla superficie del suolo: v. antenna: I 167 d. Tale teorema deriva dal fatto che l'irraggiamento dovuto al sistema delle correnti indotte nel suolo dall'antenna reale è quello stesso che sarebbe prodotto se al suolo si sostituisse il vuoto con l'antenna immagine. ◆ [ELT] Trasmissione di i.: può essere effettuata mediante scansione fotomeccanica, per via telegrafica o telefonica o radio (→ telefotografia e → telefacsimile) oppure mediante scansione elettronica, che consente la trasmissione anche di i. in movimento, via cavo o via radio (v. televisione); in ogni caso, la trasmissione è basata sulla decomposizione (propr. analisi o esplorazione) dell'i. da trasmettere in tanti elementi (pixel) che vengono successiv. e ordinatamente esplorati, trasformando le caratteristiche di luminosità, colore, ecc., di ogni singolo elemento in altri opportuni parametri fisici adatti al mezzo di trasmissione utilizzato, e nella ricomposizione (o sintesi) dell'i. da parte del dispositivo ricevente mediante la riproduzione successiva e ordinata, sincrona con l'esplorazione, degli elementi in cui l'i. stessa è stata decomposta dall'apparato trasmittente.

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